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ROMA - Abbiamo perso il talento per strada. Ne avevamo in abbondanza e non abbiamo pensato che, senza lavorare, anche un ricco conto in banca alla fine si sgonfia. Ecco, abbiamo il conto con pochi euro e sull’iban del calcio italiano non arrivano versamenti da anni. Avevamo campioni sparsi in tutte le zone del campo e quei pochi che non raggiungevano tale dimensione, venivano contagiati da chi era più bravo e alla fine miglioravano. Forse Grosso era un fenomeno? No, non lo era, ma in quel Mondiale, accanto a Cannavaro e Pirlo, fu decisivo. La qualità, a certe condizioni, si può anche travasare. Dal 2006 a oggi le nostre mamme hanno perso la vena calcio-artistica. [...]