Spalletti, gli All Blacks le cuffiette e gli ebeti: parole da affiggere sui muri di Coverciano

"Non voglio vedere gente che ondeggia con le cuffie come un ebete in giro per Coverciano. L'Italia è al primo posto per la sua importanza, grazie alla quale tutti possono fare un calcio migliore e deve stare a cuore a tutti. Anche a Sarri". Così parla un vero ct
Spalletti, gli All Blacks le cuffiette e gli ebeti: parole da affiggere sui muri di Coverciano
Xavier Jacobelli
3 min

Stamparle a lettere maiuscole e affiggerle sui muri di Coverciano, così chi circola in Casa Italia lo tiene sempre a mente, casomai gli fossero sfuggiti alcuni concetti. Le parole pronunciate da Luciano Spalletti per inaugurare la seconda tornata di convocazioni della sua gestione, incominciata quaranta giorni fa, sono musica per le orecchie di chi ama la Nazionale e rompono i timpani a chi non l'ama, ma fa finta di amarla. Un messaggio forte e chiaro, rivolto ai giocatori, agli allenatori, alle società. Di certo prosaico, ma altrettanto efficace il riferimento al libro degli All Blacks che Luciano regalerà agli azzurri a Natale: "Niente teste di c....". Chirurgico il tackle su "chi ondeggia con le cuffie come un ebete in giro per Coverciano. Chi non ha questi requisiti, con me non avrà più possibilità di esistere calcisticamente; magari la sua carriera continuerà, ma non con me". Tanto affettuoso quanto inequivocabile il pensiero per Sarri: "Lo stimo perché è uno di quelli che ha sentimento per questo sport, che ha amore, alla ricerca di cose nuove per dare slancio a prendere le cose migliori. Penso abbia detto una cosa giusta: anch'io, quando ero nei club, ero dispiaciuto nel momento in cui i giocatori andavano in Nazionale, temendo tornassero infortunati. Noi, invece, vogliamo rimandarli indietro migliorati; la maglia azzurra deve stare a cuore a tutti, anche a Sarri. L'Italia è al primo posto per importanza, grazie alla quale tutti possono attingere per fare un calcio migliore. Il lavoro della Nazionale va a braccetto con il lavoro degli allenatori di club, il mio tentativo è quello di trovare le soluzioni alle difficoltà". Considero i miei giocatori creature speciali e li tratto come tali, ma voglio anche risposte speciali. Non voglio gente che viene qui forzatamente". Stamane , sul Corriere dello Sport, Fabrizio Patania ha acutamente osservato: "Ct a tempo pieno, Spalletti ha ribaltato il teorema. Una volta si parlava di sosta del campionato, facendo sparire la Nazionale dai pensieri. Ora è il contrario. Lucio ha riempito di azzurro il mese che lo ha separato dal debutto con Macedonia e Ucraina al nuovo raduno di Coverciano. Visite ai club, colloqui con gli allenatori, presenze allo stadio e telefonate ai giocatori. È un mondo in costante evoluzione". Una Nazionale forte rende forte l'intero calcio italiano. Avanti così, Spalletti. La strada è questa.


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