Lega Pro, Lo Monaco al procuratore Pecoraro: «Giù le mani dal Catania»

Il club era stato accusato di aver omaggiato un tifoso "pregiudicato" con un minuto di silenzio. Sull'addio di Petrone: «L'ennesima tegola»
Lega Pro, Lo Monaco al procuratore Pecoraro: «Giù le mani dal Catania»© LaPresse
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CATANIA -  Mario Petrone ha lasciato il Catania. L'allenatore ha dato le sue dimissioni a tre giorni dalla sconfitta casalinga per 0-2 contro il Melfi. "Si tratta dell'ennesima tegola stagionale - ha sentenziato l'amministratore delegato Pietro Lo Monaco - Petrone già all'indomani della gara contro i lucani aveva manifestato questa volontà di andarsene, abbiamo provato a farlo restare, ma è stato irremovibile rinunciando al contratto. Ci sono rimasto male per come è finita, ma ora prepariamoci al finale, siamo a meno 2 dal sesto posto". Lo Monaco ha sottolineato la gravità della sconfitta: "Abbiamo perso contro una squadra che aveva perso le ultime 11 gare, un risultato che resterà nella storia di questa società". 

PROCURATORE FIGC ACCUSA CATANIA: "MINUTO DI SILENZIO PER UN PREGIUDICATO"

RISPOSTA ALLE ACCUSE - In riferimento alle recenti dichiarazioni del Procuratore della FIGC Giuseppe Pecoraro, che ha manifestato sdegno per il minuto di raccoglimento concesso al Catania per il tifoso Ciccio Famoso ("un fatto grave perché è un noto pregiudicato" ha detto Pecoraro) in occasione di Catania-Matera del 7 febbraio, Lo Monaco ha risposto: "Per noi è un fatto non grave ma gravissimo e profondamente triste che il semplice esercizio di un diritto, cioè richiedere l'autorizzazione per un minuto di raccoglimento, sia ritenuto degno addirittura di una discussione in Commissione Antimafia, laddove ben altri problemi vengono analizzati. [...] Inoltre il segretario della Commissione Antimafia stessa, onorevole Angelo Attaguile, ha definito Ciccio Famoso: "Un super tifoso innamorato del nostro Catania che ho conosciuto durante la presidenza del club etneo, persona che dedicava tanto entusiasmo ai colori rossazzurri". Non già, quindi, "un noto pregiudicato", come affermato dal Procuratore ben lontano dalla nostra realtà, ma uno storico tifoso della squadra della sua città. Il Procuratore Pecoraro lede profondamente la reputazione del nostro club. [...] Non tolleriamo strumentalizzazioni ed insinuazioni: giù le mani dal Catania, difenderemo in ogni sede e in ogni momento l'immagine della nostra società".

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