Lega Pro, Gravina nuovo presidente

Lo ha eletto l'assemblea dei club riunitasi oggi a Firenze, al secondo scrutinio, con 31 voti contro i 13 di Raffaele Pagnozzi e i 7 di Paolo Marcheschi
Lega Pro, Gravina nuovo presidente
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FIRENZE - Gabriele Gravina è il nuovo presidente della Lega Pro. Lo ha eletto l'assemblea dei club riunitasi oggi a Firenze, al secondo scrutinio, con 31 voti contro i 13 di Raffaele Pagnozzi e i 7 di Paolo Marcheschi. "Con la mia tenacia credo di aver convinto e dimostrato ai presidenti che sono uno di loro. Oggi - ha proseguito - era in atto una scelta tra chi veniva catapultato dall'esterno e chi invece conosceva ed è parte di questo mondo ed ha la consapevolezza dei problemi, del cambio di rotta, delle soluzioni immediate da attuare". Secondo Gravina il verdetto del secondo scrutinio "è stato un risultato abbastanza chiaro, netto e impegnativo. Bisogna adesso cominciare a lavorare soprattutto per rimettere insieme le energie di tutti e 54 i presidenti, in modo che possano coincidere progetti e realtà". Il neopresidente ha quindi espresso l'auspicio di potersi incontrare col commissario straordinario Tommaso Miele prima della scadenza del mandato di quest'ultimo, il prossimo 31 dicembre: "Abbiamo concordato che il passaggio di consegne ci sarà verso il 3-4 gennaio".

MARCHESCHI: «MI ASPETTAVO DI PIÙ» - "Sinceramente qualche voto in più me l'aspettavo, non nascondo la sconfitta". Lo ha detto Paolo Marcheschi, candidato alla presidenza della Lega Pro. "Non ho fatto trattative - ha affermato - non ho dato posti per il consiglio e ho detto che non avrei avuto vicepresidenti dall'assemblea, ma avrei messo due tecnici perché in questo momento qui servono commercialisti ed avvocati bravi. Quando non dai spazio alle poltrone, è chiaro che sei meno attrattivo rispetto ad altri. Sono convinto che serva più lavorare che stare seduto su una poltrona". Marcheschi ha quindi auspicato unità nella composizione della squadra di governo della Lega: "Fossi in Gravina - ha sottolineato - mi metterei intorno, più che gente che fa politica di rappresentanza, dei professionisti veri perché c'è molto da fare".


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