Mondiali 2014, L'Algeria elimina Capello. Il Belgio vola agli ottavi

Nell'ultima giornata del Girone H una rete di Slimani condanna la Russia e regala la qualificazione alle 'Fennecs'. Nell'altro match la formazione di Wilmots batte 1-0 la Corea grazie ad un gol di Vertonghen
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CURITIBA - Allo stadio 'Arena Da Baixada' di Curitiba l'Algeria pareggia 1-1 con la Russia e vola agli ottavi (come seconda nel Girone H) dove affronterà la Germania. Niente da fare per la formazione di Capello che deve salutare il Mondiale. I russi erano passati subito in vantaggio al sesto minuto del primo tempo con un imperioso stacco di testa di Kokorin. Nella ripresa la Russia sembrava poter gestire il vantaggio e portare a casa la vittoria-qualificazione ma al 60' è l'algerino Slimani a pareggiare i conti con un colpo di testa che s'insacca alle spalle di un Akinfeev non esente da colpe. La selezione di Capello prova a reagire ma l'Algeria si copre bene e porta a casa un pareggio fondamentale che le consente di accedere agli ottavi del Mondiale dove affronterà la Germania. Con l'eliminazione della Russia di Capello dopo quella della Nazionale di Prandelli e del Giappone di Zaccheroni l'unico rappresentante italiano rimasto a questi Mondiali è l'arbitro Rizzoli.

BELGIO AVANTI - Tre su tre. In inferiorità numerica dalla fine del primo tempo, con un gol del capitano Vertonghen, il Belgio supera anche la Corea, chiude al primo posto il girone H dei Mondiali brasiliani. E ora attende gli Usa negli ottavi con all'orizzonte il quarto di finale con l'Argentina, in una partita che sarebbe la replica della semifinale del 1986 decisa dalla doppietta di Diego Armando Maradona. Ma quella edizione ha segnato anche il miglior risultato nella storia dei belgi, che quest'anno stanno dimostrando di poter andare molto lontano. A San Paolo, all'inizio della gara con i coreani, Wilmots, dall'alto dei sei punti in classifica e con la qualificazione già ottenuta, si permette il lusso di rinunciare ad Hazard e a Origi, eroe della vittoria con la Russia. Nella prima parte dell'incontro, le due squadre si studiano senza farsi male. Poi, dopo il 20', il match si accende. Al 24' Mertens spreca una colossale palla gol solo davanti al portiere coreano. Tra il 29' e il 30', prima Cortois si esalta su un tiro dalla distanza di Kim e poi, sull'angolo seguente, Defour salva sulla linea. Ma è proprio Defour, fino a quel momento autore di una buona partita, a rovinare tutto con un pericoloso quanto inutile intervento "a martello" sulle caviglie di Ki Sung Yueng con la palla a metà campo: espulsione meritata e squalifica in arrivo. L'allenatore della Corea, allora, decide di mettere in campo un altro attaccante, Lee Keun-Ho, ma gli asiatici non riescono a rendersi mai veramente pericolosi almeno fino al 14' quando un tiro cross di Son Heung-Min scheggia la traversa. Wilmots dà quindi spazio a Origi e il giovane attaccante regala subito vivacità all'azione dei belgi, che, nonostante l'inferiorità numerica, non soffrono più di tanto. Anzi. È proprio Origi, al 32', a provare dalla grande distanza e sulla corta respinta del portiere il tap-in Vertonghen sigilla la terza vittoria su tre gare disputate ai Mondiali brasiliani dal Belgio. Tornano a casa, con un solo punto, i coreani.


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