Il tatuaggio più fotografato del Mondiale? Eccolo

Aron Gunnarsson è il capitano dell'Islanda e sulla sua schiena c'è una vera e propria bandiera
Il tatuaggio più fotografato del Mondiale? Eccolo
Cristiano Sala
4 min

MOSCA (RUSSIA) - “Non giochi per te, giochi per la tua famiglia, per tua moglie, per tuo figlio. Per renderli orgogliosi”. Durante il colloquio per essere assunti da Capitano, queste parole vi assicureranno la fascia da mettere al braccio. Come quella che indossa Aron Gunnarsson, condottiero dell’Islanda già famoso dopo gli Europei 2016 (era lui che faceva partire il coro UH, andatevelo a rivedere su YouTube) soprattutto per il gran rifiuto di Cristiano Ronaldo a scambiare con lui la maglia a fine partita. Aron sarà presente anche ai Mondiali di Russia. Lo ha voluto fortemente, faticando parecchio dopo l’infortunio al ginocchio e l’operazione in Qatar. Tanto lavoro, con un chiodo fisso: giocare la Coppa del Mondo. Un pensiero che si è trasformato in tatuaggio che ora gli ricopre tutta la schiena e che viene fotografato a ripetizione dai suoi compagni di nazionale. Il “capitano”, come viene chiamato dagli islandesi, posa contento (almeno crediamo visto che è sempre di spalle) mostrando la bandiera del suo paese circondata dai quattro landvættir a proteggerla. Landvættir, ovvero le figure mitologiche di questo paese magico che come simbolo ha un drago (a est), un’aquila (a nord), un gigante (a sud) e un toro (a ovest): tutte scolpite sulla pelle di Aron Gunnarsson. Dunque andate da lui a spiegare quella cosa che… “non esistono più le bandiere nel calcio”.

 

 

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