Napoli, Roma, Juve: Sarri fa la spesa in Serie A

Tanta Italia nelle strategie del prossimo tecnico del Chelsea
Napoli, Roma, Juve: Sarri fa la spesa in Serie A

ROMA - Il carrello per la spesa. Anzi, scusateci, ce ne vorrebbero due, semplicemente perché non basterebbe un carrello. Il nuovo Chelsea by Sarri prepara, programma, investimenti in tripla cifra. Quanti soldi? Tra 150 e 200 milioni da investire. E da riversare sul mercato italiano. Un saccheggio? Dipende dai punti di vista. Soprattutto un cartello: la differenza tra Conte e Sarri è “nominale”. Conte diventava matto per un nome e se non glielo prendevano diceva “non voglio nessuno. O lui, oppure nulla”. Sarri o chi per Sarri ha presentato una lista, ruolo per ruolo. Andiamo nel dettaglio.

 

 


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DIFESA. Le trattative per Manolas e Rugani sono in stato molto avanzato. La Roma sa di non poterci fare nulla, a fronte di una clausola pochi milioni sotto i 40. Lo stato delle cose per Daniele Rugani è ancora più avanzato: con i bonus si può anche sfondare il tetto dei 35 milioni che la Juve reinvestirebbe. E Albiol? Un fedelissimo di Sarri, appurato dai fatti. Soltanto che... Quando hanno fatto il nome di Albiol, clausola da 6 milioni, e sventolato la sua carta di identità, quelli del Chelsea hanno fatto una smorfia. Ora su Raul c’è da giorni il Villarreal. I Blues li vogliono più giovani e più lanciati.


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ATTACCO. Se gli ultretrentenni non sono graditi alla proprietà, magari un’eccezione è lecita. Il Pipita perché il rapporto tra Higuain e l’allenatore è un inno alla gratitudine reciproca. Valutazione almeno 55, in quel caso potrebbe entrare Morata nell’affare. E comunque attenzione: quando andò via Higuain da Napoli, Sarri avrebbe voluto Icardi a ogni costo. 

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ROMA - Il carrello per la spesa. Anzi, scusateci, ce ne vorrebbero due, semplicemente perché non basterebbe un carrello. Il nuovo Chelsea by Sarri prepara, programma, investimenti in tripla cifra. Quanti soldi? Tra 150 e 200 milioni da investire. E da riversare sul mercato italiano. Un saccheggio? Dipende dai punti di vista. Soprattutto un cartello: la differenza tra Conte e Sarri è “nominale”. Conte diventava matto per un nome e se non glielo prendevano diceva “non voglio nessuno. O lui, oppure nulla”. Sarri o chi per Sarri ha presentato una lista, ruolo per ruolo. Andiamo nel dettaglio.

 

 


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