FIRENZE - Una sconfitta fragorosa e “pesante” come ogni caduta della Nazionale che si rispetti impone un approfondimento con spirito costruttivo intorno ai vizi azzurri emersi al Bernabeu.
LA CONDIZIONE
Pochi minuti nelle gambe
Partiamo dalla questione “tenuta atletica” degli azzurri. E’ un fatto che l’inizio di settembre non possa essere il momento apicale del rendimento agonistico della Nazionale. L’inizio di stagione ha un peso oggettivo sull’entrata in forma dei singoli calciatori, discorso in questo caso però espandibile anche alla Spagna, dato che i calendari dei due campionati sono uguali (via il 20 agosto scorso). La vera differenza, su questo argomento, l’ha fatta l’impiego nei club dei giocatori chiamati dai due ct. In questo caso Lopetegui ha potuto mandare in campo uomini con 46 presenze e 3595 minuti giocati complessivamente contro le 33 e i 2659 minuti dei 14 azzurri impiegati da Ventura. Una forbice di oltre il 35% in più a favore degli spagnoli.
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