La moviola della Serie A: Henrique, rigore ingenuo, su Gervinho era fallo

Mancano rigori anche al Cesena (su Defrel) e al Torino (su Quagliarella)
Edmondo Pinna
7 min
ROMA - Prestazione... Élite per Rocchi, tornato ad alti livelli: accettato dai giocatori, direzione da arbitro e non da gestore, uno dei pochi (con Orsato e Valeri) ad assumersi le responsabilità del ruolo che occupa. Basta guardare i primi 30”: se è giallo (e quello per Juan Jusus lo è) si fa. La lezione di un lontano derby di Milano (non ammonito Ronaldinho dopo pochi minuti, poi successe di tutto) è ora acqua passata.... Menzione di (de)merito per i due assistenti: assopiti....

PRIMO TEMPO - Passano appena 30”: Juan Jesus tocca con il ginocchio sinistro il polpaccio sinistro di Higuain, che a causa di questo finisce per auto-sgambettarsi: l’argentino era andato via verso l’area, corretto il giallo per aver interrotto un’azione importante. E’ regolare la posizione di Palacio quando si presenta a tu per tu con Andujar, bravo a rimanere in piedi. Mertens serve in profondità Higuain, che è leggermente oltre la linea difensiva nerazzurra, buon per l’assistente Costanzo che l’argentino spari fuori. Corretto non dare rigore per il contatto Ranocchia-Mertens: il belga già in caduta, il difensore nerazzurro che si scansa. Higuain serve Callejon: off side. Shaqiri calcia il pallone quando questo è uscito dal campo, l’assistente numero due, Meli, non segnala a, questo crea un attimo di imbarazzo. Poco prima, lo stesso Meli aveva prima segnalato l’angolo, poi segnalato un fallo di Guarin su Koulibaly. Mah... Brozovic su Mertens, giallo ok. Altra “padella” per Costanzo, Callejon è tenuto in gioco da D’Ambrosio.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa i tre episodi più importanti da moviola. Il primo, l’ammonizione per Henrique: giusta, ferma con la mano una ripartenza di Palacio. Il secondo, sedici secondi prima del gol dell’1-0 di Hamsik: tutto nasce, infatti, da un contatto sulla trequarti del Napoli fra Inler e Shaqiri, probabilmente un tocco sulla spalla destra che permette al Napoli di ripartire. Callejon fermato in fuorigioco: c’è. Ininfluente l’off side di Guarin sil gol di Palacio del 2-1. Il terzo episodio, il rigore dato all’Inter: tanto ingenuo Henrique a prendere per il collo Palacio quando “svenevolo” l’interista ad andare giù, l’azione è comunque fallosa, Rocchi è proprio dietro, Henrique neanche protesta nonostant il (corretto) secondo giallo.

BANTI (CESENA-PALERMO 0-0)
Andelkovic diretto su Defrel
Un solo episodio per l’internazionale Banti, però decisivo e per questo grave. Alla fine del primo tempo, infatti, manca un calcio di rigore per il Cesena: Brienza lancia Defrel, doppio dribbling in area, il secondo però viene interrotto da una trattenuta di Andelkovic che, sia pure non devastante, si disinteressa completamente del pallone e va solo sull’avversario, mettendogli entrambe le mani addosso. Da registrare tre gialli in 7’, dal 10’ al 17’ del primo tempo: Jajalo (in ritardo su Giorgi), Giorgi (calcione a Vazquez) e Barreto (su Defrel).

MAZZOLENI (CHIEVO-ROMA 0-0)
Schelotto spinge Gervinho
Brutta (non una novità) la partita di Mazzoleni, sempre più “amministratore” che arbitro, fra l’altro incapace di “leggere” la gara, oltre al rigore non concesso. Occasione per Pellissier, tenuto in gioco dal tacco di Yanga-Mbiwa. Il drammatico infortunio di Mattiello nasce da un contrasto con Nainggolan assolutamente fortuito, entrambi vanno sul pallone in contemporanea. Quattro minuti di follia arbitrale, dal 22’ al 26’: gomito largo di Iturbe su Hetemaj, “vendetta” di Hetemaj su Iturbe, ancora Iturbe che entra duro su Hetemaj: provvedimenti disciplinari? Nessuno.... Ne arrivano, poi, per Dainelli (su Totti), Florenzi (su Birsa) e Nainggolan (su Schelotto) e quest’ultima è clamorosa, perché è lo stesso Schelotto che fa segno di no all’arbitro, come a dire, non è giallo. Ma allora, che metro dio giudizio ha Mazzoleni? Rischia il giallo Torri (duro su Hetemaj), poi lo stesso Totti viene a contatto con Radovanovic: non succede a. Manca un rigore alla Roma: Schelotto si vede superato da Gervinho, che è in vantaggio sul pallone, lo prende per il braccio sinistro e lo spinge lontano dal pallone stesso. Poco dopo, pure il Chievo protesta con Meggiorini si lascia cedere nel contrasto con Manolas.

MARESCA (EMPOLI-GENOA 1-1)
Saponara la fa franca ma...
Forse tecnicamente Maresca (lo stesso del gol fantasma di Udinese-Roma) è riuscito a portare a casa la partita, ma la personalità è un punto carente. Ok il gol di Niang: nasce da una rimessa laterale, e dunque non può mai essere fuorigioco, ma non lo sarebbe stato comunque perché l’ex Milan è in linea con Rugani. L’episodio: fine partita, c’è un fallo si Saponara fuori area, Maresca dà vantaggio, poi fischia prima il precedente fallo e subito dopo la fine del tempo. Arriva Saponara che protesta, lui lo tiene lontano con il braccio destro e già questo è un errore (un arbitro non deve mai toccare un giocatore), l’empolese allora glielo leva con un colpo secco dall’alto al basso: meritava il rosso, non arriva a. Il gol dell’1-1 è di Barba: sull’angolo di Valdifiori, infatti, il pallone viene respinto prima della linea da Perin, poi arriva Barba e la mette dentro.

DI BELLO (PARMA-ATALANTA 0-0)
Benalouane: involontario
Decisamente positiva la domenica di Di Bello, magari andassero tutte così. Pochi anche gli episodi da tenere sotto controllo, in una partita comunque particolare per tutti i motivi extrasportivi. Il primo episodio da moviola al 5’ della ripresa, quando un tiro-cross di Varela in area viene intercettato da Benalouane per due volte col braccio destro ma: 1) nel primo contatto il pallone sbatte prima sul piede destro; 2) sul secondo il braccio destro è già a terra a seguito dell’intervento in scivolata, corretto considerare tutto involontario. Forse un po’ severo il secondo cartellino giallo a Rodriguez, che - essendo già ammonito - è un po’ ingenuo ad andare su D’Alessandro praticamente a tempo scaduto.

RIZZOLI (UDINESE-TORINO 3-2)
Danilo trattiene Quagliarella
Torna dopo l’infortunio in Genoa-Fiorentina del 31 gennaio scorso. A parte il.... “quarto d’ora accademico” per prendere una decisione - ma stavolta la colpa sul gol del 3-2 del Torino è dell’assistente Tasso -Rizzoli sorvola su un possibile fallo da rigore di Danilo ai danni di Quagliarella, anche se quest’ultimo ci mette del suo per trarre in inganno l’arbitro. Con ordine: è regolare il gol dello 0-1, sul cross di Farnerud c’è Danilo che tiene in gioco Quagliarella. Ad inizio ripresa l’episodio sospetto: contatto fra Danilo e Quagliarella, il difensore bianconero si disinteressa del pallone e si preoccupa solo di ostacolare l’avversario, lo prende e lo trattiene e poi lo lascia, solo a quel punto Quagliarella cade e questo potrebbe aver ingannato l’internazionale di Mirandola. Brutto faccia a faccia fra Pinzi e Bruno Peres, il bianconero prende l’avversario per il colletto della maglietta, arriva il cartellino giallo. E’ regolare il gol del 3-2, per tutti ma non per l’assistente Tasso che, sul tiro di Benassi deviato nella propria porta da Piris, considera attivi gli off side di Glik e Moretti, in realtà lontanissimi dalla linea di visione di Karnezis. Per questo ci vuole più di un minuto di conciliabolo per stabilire che la rete sia buona.

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