ROMA-NAPOLI
Ancora una partita molto convincente per Gianluca Rocchi, l’internazionale di Firenze che ci rappresenterà ai Mondiali di Russia 2018. Il VAR, quando interviene, è più che silente: i dubbi in area sono stati risolti sul campo. Controlla il nervosismo di Dzeko e qualche eccesso in caduta di Mertens alla pari. Bene gli assistenti, Tonolini e Di Liberatore, la terna che andrà in Russia. Per Rocchi si è trattato della 4ª stagionale, il secondo big match (il primo con la Roma, dopo l’immobilismo dell’ex designatore Messina seguente al famoso Juve- Roma) dopo Lazio-Milan alla terza giornata.
Quattro episodi all’interno delle due aree, tre in quella della Roma, una nell’arena del Napoli, nessun rigore. In ordine: Juan Jesus sfiora appena con la mano sul torace Mertens che crolla, corretto far proseguire. De Rossi in scivolata su Hamsik, andando giù appoggia il braccio destro a terra perpendicolare e, dopo che il pallone gli ha toccato il fianco, proprio su quel braccio carambola: giusto considerarlo involontario. Ghoulam ha il braccio molto aderente al corpo sul tiro di Bruno Peres. Fazio tocca nettamente prima il pallone che cambia direzione e finisce alle spalle di Mertens (che non ne ha più la disponibilità, dunque), poi arriva il pestone sul piede destro, Rocchi è vicino.
CHE OCCHIO!
Due off side su tutti, per dire che anche i guardalinee erano all’altezza: Di Liberatore pesca Insigne oltre (poi comunque Alisson aveva salvato), Ünder è appena oltre per una questione di millimetri.
DISCIPLINARE
Gestione disciplinare in linea con una partita mai cattiva, agonisticamente valida, ad alto rischio però. L’unica sbavatura della serata, il giallo a Jorginho, che mette il piede ma non tocca Florenzi in ripartenza (e sui cartellini gialli no c’è possibilità per il VAR di intervenire). Per il resto, corretta l’ammonizione di De Rossi (da dietro su Callejon), Fazio (che ferma Mertens in ripartenza), Ghoulam (molto duro e in ritardo su Bruno Peres).