Pagina 2 | Juventus-Genoa, sul pasticcio rigore l’errore lo fa il Var 

JUVENTUS-GENOA

Incerto Maresca, sia da un punto di vista tecnico (ma il VAR Mariani non lo aiuta), sia da un punto di vista disciplinare. La riflessione da fare, però, al di là degli episodi specifici, è che gli arbitri italiani sono andati completamente nel pallone con il VAR. Che senso ha chiamarlo in un episodio assolutamente non chiaro pure rivendendo mille volte i replay?

PASTICCIO - Allora: Asamoah corre quasi parallelamente a Pellegri, passandogli vicino c’è un unico contatto, fra sterno e spalla sinistra, col braccio sinistro. La caduta di Pellegri induce a pensare che sia poco rigore, però Maresca lo assegna, praticamente subito. Non sembrano esserci dubbi, tanto che Rossi è già sul dischetto quando l’arbitro di Napoli corre a rivedere le immagini. Dietrofront, non è penalty, si riprende con una rimessa da parte dell’arbitro. Probabilmente la decisione più giusta. Però. Che sia un contatto interpretabile, in un senso e nell’altro, lo dimostra il pasticcio che c’è stato sul campo. Non c’è «clear mistake», chiaro errore, e non ci sarebbe stato anche fosse stata presa la decisione contraria. Che senso ha chiamare il VAR?

ERRORE - Maresca un errore lo commette di suo, quando ammonisce prima Bentancur, poi Lichtsteiner, che protesta. L’intervento del bianconero su Centurion è di deciso, ma prende sempre e solo il pallone. Discutibile la punizione, inesistente l’ammonizione.

NO RIGORE - Solo per chiarire (in campo nessuna protesta): il colpo di testa all’indietro di Brlek finisce sì sul braccio sinistro di Laxalt, che però è aderente al corpo, nessun dubbio.

IN FACCIA - La curiosità: due delle ammonizioni per il Genoa (Galabinov e Pellegri) arrivano perché i giocatori rossoblù colpiscono al volto Rugani e Sturaro.

Andiamo a vedere la moviola di Roma-Torino...


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ROMA-TORINO

Sufficiente Calvarese, unico dubbio sul rigore assegnato alla Roma, che però lui dà subito e il VAR Banti gli conferma via auricolare. L’arbitro della Val Vomano, che sabato tornerà qui per Lazio-Crotone all’ora di pranzo, per il resto non lascia strascichi, sempre vicino all’azione.

RIGORE - Cominciamo ad analizzare il rigore che Calvarese (e il VAR Banti glielo conferma) assegna alla Roma: al centro dell’area di rigore, Moretti perde la posizione con Schick, s’arrangia con le mani, trattenendo il giocatore giallorosso per la maglietta. Trattenuta forse leggera, ma c’è. Nella dinamica, i dubbi sorgono sulla caduta successiva di Schick, che nel frattempo sta cercando l’appoggio nei confronti del difensore ed alla fine finisce a terra. L’arbitro assegna subito il rigore, non ha tentennamenti, sicuramente dalla sua posizione frontale vede la mani di Moretti sull’avversario.

GOL LINE - In azione anche la Gol Line Technology (VAR e AVAR sono entrati in scena con l’inizio degli ottavi di finale): Il tiro di El Shaarawy si stampa all’incrocio dei pali, rimbalza sul terreno di gioco e poi e preda della difesa del Torino. Nessun gol fantasma, il pallone picchia sulla linea e poi esce.

DISCIPLINARE - La partita rimane sempre sotto il controllo del direttore di gara della Val Vomano. Bastano due gialli per evitare che salga la tensione. Il primo lo trova Niang, che affronta da dietro Gerson, arriva in ritardo sull’avversario, provvedimento disciplinare corretto. Il secondo è per Gonalons, dinamica più o meno simile, vittima Obi, anche in questo caso ok l’ammonizione. Manca, però, un cartellino: nelle prime battute della partita, Moretti allarga il braccio sinistro su Ünder, il suo sembra quasi un “laccio” nei confronti dell’avversario. 

Andiamo a vedere la moviola di Sassuolo-Atalanta...


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ATALANTA-SASSUOLO

Più che sufficiente la partita del Can B, Ghersini. Per fortuna di tutti, il VAR Giacomelli (sotto inchiesta alla Procura della Federcalcio) non ha avuto molto lavoro da fare. Corretto il rosso diretto a Kurtic, buono il gol di Cornelius, non c’è rigore su Gosens.

POSIZIONE OK - E’ regolare la rete realizzata da Cornelius: al momento del lancio di Haas, infatti, l’attaccante di Gasperini è tenuto in gioco da Paolo Cannavaro, corretta la valutazione dell’assistente La Notte.

REAZIONE - E’ corretto il rosso diretto mostrato da Ghersini a Kurtic: vero, il giocatore era già ammonito, dunque un secondo giallo non avrebbe cambiato il finale. Ma è il gesto che ha fatto (non necessariamente la violenza), una reazione su Mazzitelli, colpendolo con un calcio, che merita l’espulsione.

AUTOSCONTRO - Timide proteste dell’Atalanta per un contatto, tipo autoscontro, fra Gosens e Mazzitelli. Non ci sono gli estremi per il penalty.


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ROMA-TORINO

Sufficiente Calvarese, unico dubbio sul rigore assegnato alla Roma, che però lui dà subito e il VAR Banti gli conferma via auricolare. L’arbitro della Val Vomano, che sabato tornerà qui per Lazio-Crotone all’ora di pranzo, per il resto non lascia strascichi, sempre vicino all’azione.

RIGORE - Cominciamo ad analizzare il rigore che Calvarese (e il VAR Banti glielo conferma) assegna alla Roma: al centro dell’area di rigore, Moretti perde la posizione con Schick, s’arrangia con le mani, trattenendo il giocatore giallorosso per la maglietta. Trattenuta forse leggera, ma c’è. Nella dinamica, i dubbi sorgono sulla caduta successiva di Schick, che nel frattempo sta cercando l’appoggio nei confronti del difensore ed alla fine finisce a terra. L’arbitro assegna subito il rigore, non ha tentennamenti, sicuramente dalla sua posizione frontale vede la mani di Moretti sull’avversario.

GOL LINE - In azione anche la Gol Line Technology (VAR e AVAR sono entrati in scena con l’inizio degli ottavi di finale): Il tiro di El Shaarawy si stampa all’incrocio dei pali, rimbalza sul terreno di gioco e poi e preda della difesa del Torino. Nessun gol fantasma, il pallone picchia sulla linea e poi esce.

DISCIPLINARE - La partita rimane sempre sotto il controllo del direttore di gara della Val Vomano. Bastano due gialli per evitare che salga la tensione. Il primo lo trova Niang, che affronta da dietro Gerson, arriva in ritardo sull’avversario, provvedimento disciplinare corretto. Il secondo è per Gonalons, dinamica più o meno simile, vittima Obi, anche in questo caso ok l’ammonizione. Manca, però, un cartellino: nelle prime battute della partita, Moretti allarga il braccio sinistro su Ünder, il suo sembra quasi un “laccio” nei confronti dell’avversario. 

Andiamo a vedere la moviola di Sassuolo-Atalanta...


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