Roma-Spal 0-2
Pairetto
Milinkovic-rosso. Perché è sbagliata la scelta più giusta
Infelice (eufemismo) la partita di Pairetto, così come infelice è stata la scelta di Rizzoli di mandarlo all’Olimpico. Tanto per citare: lo scorso anno, la stessa gara lo aveva visto protagonista al VAR (con Abisso, ieri al video, in campo) e fu lui a indicare l’espulsione di Felipe al collega. Era il caso? Il piemontese, poi, ci mette sempre del suo, dimostrando ancora di non essere da A. L’espulsione di Vanja Milinkovic-Savic è tanto giusta tecnicamente (scagliare il pallone lontano per protesta: giallo, lo sa Ünder ammonito poco prima) quando assurda nella sua genesi.
ROSSO SÌ, MA... - Perché il portiere della Spal era già dalla fine del primo tempo che perdeva tempo ad ogni rimessa. E, dal suo punto di vista giustamente, non venendo neanche richiamato, ha pensato bene di andare oltre. Un arbitro avrebbe fatto prevenzione: richiamo verbale prima, cartellino giallo e spiegazione all’occasione successiva. Già, un arbitro.... Vanja Milinkovic-Savic invece, protesta vivacemente al giallo e poi lancia lontano il pallone (ce n’era un altro in campo, vero, ma quello è chiaramente un gesto di protesta). L’assistente Ranghetti richiama l’arbitro, ecco il secondo giallo.
PESI E MISURE - Discutibile anche il rigore assegnato alla Spal: Luca Pellegrini sposta Lazzari, ma i due sono affiancati, quasi come in uno spalla contro spalla, il pallone a distanza di gioco da entrambi. E Lazzari ci mette del suo a finire per terra. La discussione nasce perché, in precedenza, Vicari di mestiere aveva sbilanciato da dietro Dzeko in area, mentre stava saltando, con una leggera spinta. Totale disarmonia di valutazione.