Festa Juve, per il Napoli la Champions diventa un miraggio

La squadra di Allegri vince 3-1. Reti di Pereyra, David Lopez, Sturaro e Pepe. Espulso Britos
Festa Juve, per il Napoli la Champions diventa un miraggio© LaPresse
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TORINO – Una sconfitta che lascia la speranza dell’aritmetica, e nulla più. Nel pomeriggio di festa bianconera, con la consegna della coppa dello scudetto e con lo Stadium al completo, il Napoli cade 3-1 con la Juve e vede ormai difficilissima la strada verso la qualificazione in Champions League. La squadra di Benitez ora può solo puntare sulla vittoria della Roma nel derby di lunedì per poi giocarsi il tutto per tutto nella sfida finale con la Lazio al San Paolo. I bianconeri, invece, si godono l’abbraccio dei propri tifosi e iniziano il lungo avvicinamento alla grande sfida contro il Barcellona.

IL LAMPO DI PEREYRA - Allegri non risparmia Pogba, che parte titolare. Ma ci sono da gestire uomini ed energie in vista del 6 giugno. E allora, con Lichtsteiner squalificato, c’è Padoin sulla fascia destra con Asamoah, al ritorno dopo 5 mesi di infortunio, sulla sinistra. Marchisio in cabina di regia, dopo il turno di riposo per squalifica in Coppa Italia, con il francese e Sturaro interni. In avanti Pereyra alle spalle della strana coppia Morata-Coman. Dall’altra parte fuori Koulbaly (squalifica) e Mesto (problemi fisici). In difesa linea a 4 formata da Maggio, Albiol, Britos e Ghoulam. David Lopez e Gargano davanti alla difesa, mentre il trio dietro a Higuain è composto da Insigne, Callejon e Mertens. E’ proprio il belga il più attivo in avvio con un paio di spunti che fanno sbandare la difesa bianconera. La Juve però non si fa sorprendere, trova velocemente il giusto equilibrio e al primo vero affondo trova il vantaggio. Al 13’ Ottima l’idea di Coman che lancia centralmente Pereyra. Il Napoli si dimentica completamente dell’argentino che si presenta solo davanti ad Andujar e dopo aver preso la mira lo batte con un destro secco. In due tocchi c’è tutta la vulnerabilità della squadra di Benitez. La reazione dei partenopei non è all’altezza. Lenti e confusi, Higuain e compagni non riescono a costruire azioni d’attacco e, mentre sugli spalti continua la festa, la Juve controlla il gioco senza difficoltà.

LE FIRME DI STURARO E PEPE - Benitez non è soddisfatto e in avvio di ripresa cambia con una mossa a sorpresa. Dentro Gabbiadini e fuori Higuain. Il Napoli vuole rientrare in partita e al 5’ ci riesce. Banti assegna un calcio di rigore per un tocco di mano di Asamoah nell’area bianconera. Insigne si fa respingere il tiro da Buffon, ma sulla ribattuta David Lopez anticipa tutti firmando l’1-1. La Juve prova a reagire con un altro spunto di Coman che questa volta serve Marchisio, ma la conclusione del centrocampista è imprecisa. La squadra di Allegri è meno brillante e arretra qualche metro di troppo. Benitez ci crede e inserisce Hamsik al posto di Insigne. Il Napoli però deve fare ancora i conti con Buffon, che al 24’ respinge i tentativi di David Lopez e Hamsik. La Juve sembra in difficoltà, ma nel momento migliore degli azzurri trova la vittoria con una magia di Sturaro, bravissimo a girarsi tra due avversari e a piazzare un bel sinistro sotto la traversa. Nel finale saltano i nervi. Britos colpisce Morata con una violenta testata: espulsione e rigore che Pepe trasforma per il 3-1 finale. Per il Napoli è notte fonda.

 

Juve-Napoli 3-1: tabellino e statistiche


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