«Rai Sport, tante storie e niente urla»

Scatta la nuova stagione, il direttore Paris al lavoro: «Vogliamo fare una Tv di qualità che racconti alla gente»
«Rai Sport, tante storie e niente urla»© ANSA
Francesca Fanelli
3 min

ROMA - Chiamatela pure rivoluzione. Di contenuti, di modi e di trasmissioni. Per Rai Sport sarà una specie di anno zero. Lo slogan è: raccontare i valori dello sport, quelli di tutti i giorni, non solo delle stelle della A e della B, ma anche lo sport sociale e quello della provincia. Il direttore Carlo Paris lo aveva sottolineato all’inizio della sua avventura nel piano editoriale: “Lasciamo gli studi e andiamo per strada a raccontare”. Ed è proprio quello che farà quest’anno Rai Sport, che dal 14 settembre partirà, tra l’altro, anche in HD con lo studio di continuità. Una sfida ma anche una scommessa.

DS AMBIZIOSA - Ovunque novità, di volti, di ospiti, di commentatori, di programmi che cambiano forma e dimensione. E non è da poco. Dice ancora Paris: «I valori dello sport saranno presenti in ogni trasmissione. Per esempio la Ds: giovane il conduttore (Antinelli, ndr), inedita Giusy Versace con la sua storia di atleta paralimpica e poi Trapattoni e Zeman che a modo loro rappresentano una parte del nostro calcio, li hanno soprannominati il diavolo e l’acquasanta, di certo daranno un contributo non indifferente. Poi ci sarà l’ex ct Mauro Berruto che porta con sè tonnellate di valori, le sue immagini della settimana, le sue istantanee saranno foto scelte per raccontare un fatto, ci accompagneranno ogni domenica. Probabilmente partirà con le atlete dell’Under 18 di volley femminile che hanno appena vinto il mondiale, con Paola Egonu per esempio. La nuova Domenica Sportiva approfondirà i temi legati al sociale e alle donne, avrà i suoi ospiti che parleranno di calcio e dei risultati della giornata sportiva, ma tutto verrà fatto con un taglio particolare». E il Trap avrà un doppio ruolo: sarà anche voce tecnica delle partite della Nazionale. Non sarà l’unico ct a Saxa Rubra.

STORIE - Lo ha detto anche la presidente Rai Monica Maggioni “bisogna raccontare le storie” e quindi via il calcio urlato, le liti, le polemiche della moviola e spazio a tutto quello che di sano e costruttivo lo sport e il calcio producono ogni giorno. Anche per questo cancellati moviola e moviolisti, accorpati Novantesimo minuto e Stadio Sprint, allargato il salotto buono del Processo del lunedì e da ottobre anche spazio al sociale (Unicef, Libera, UISP e CS) con un programma su misura. Chiude Paris: «Ci sono squadre multietniche, angoli di provincia da scoprire, atleti infiniti e grandi imprese. Rai Sport porterà tutto questo nelle case della gente. Siamo servizio pubblico, vogliamo produrre contenuti e qualità».


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