Serie A, Genoa-Lazio 0-0: biancocelesti ancora a secco

Terza partita senza vittoria per la squadra di Pioli. Mauri torna titolare e colpisce la traversa durante la prima frazione di gioco, per il resto succede ben poco
Serie A, Genoa-Lazio 0-0: biancocelesti ancora a secco© LaPresse
Adriano Lo Monaco
4 min

GENOVA - Un punto che di certo non sarà di gradimento ai due allenatori. Genoa-Lazio si chiude sullo 0-0 e, tolta la conclusione a inizio match di Cataldi e la traversa di Mauri, succede davvero ben poco. I biancocelesti raggiungono Sassuolo ed Empoli al settimo posto (quota 33) mentre i rossoblù di Gasperini si trovano ancora nelle retrovie della classifica e domani dovranno guardarsi le spalle perché la Samp –impegnata nella difficile trasferta di Roma - è a un solo punto.

LE SCELTE - Stefano Mauri in campo dal 1’. In campionato non succedeva dal pesante ko (5-0) contro il Napoli del 20 settembre. Non è l’unica sorpresa di Pioli perché Lulic si accomoda in panchina e a completare il tridente – insieme a Felipe Anderson – non c’è Keita, ma Djordjevic. Gasperini risponde con Cerci-Pavoletti-Suso (lo spagnolo a supporto dei due) e il ritorno di Laxalt sulla corsia di sinistra.

TRAVERSA DI MAURI - La Lazio vuole fare sul serio e lo si intuisce già dalle prime battute, dato che il Genoa si vede costretto a ringraziare Perin. Al 5’, infatti, la staffilata di Cataldi – ottimo il suggerimento di Milinkovic-Savic – incontra il sapiente tuffo del portiere rossoblù, che regala il corner alla squadra di Pioli. Il pubblico di Marassi alza il volume, ma sembra quasi che a beneficiarne sia Mauri (nel giorno della presenza numero 350 in A) perché il colpo di testa del capitano (18’) bacia la traversa.

GIALLO A PAROLO - Un minuto dopo Orsato sventola il primo giallo della partita, a Parolo: il centrocampista, diffidato, salterà così la gara contro il Verona. L’intuizione di Felipe Anderson permette a Konko di mettere in mezzo un pallone interessante (36’), ma al galante appuntamento non si presenta nessuno. Subito dopo è ripartenza Genoa, che si conclude con il mancato impatto di Pavoletti (cross di Cerci sporcato da Hoedt) e con il pallone che per poco non beffa la porta di Marchetti.

FUORI BASTA – La fortuna, in questo periodo, non è di casa alla Lazio. All’inizio della ripresa i problemi fisici di Basta impongono a Pioli l’ingresso in campo di Patric, che quest’anno si è visto soltanto nel secondo tempo della sfida contro il Chievo di fine agosto (non consideriamo il minuto finale nella vittoria sull’Inter).

MUNOZ E FELIPE - La noia della gara non è sviata dal colpo di testa di Izzo, che si rivela debole e facile preda di Marchetti, ma dallo stesso gesto tecnico da parte di Munoz, respinto con i pugni dal portiere biancoceleste. Keita – subentrato a Mauri – si lascia cadere in area (68’) e il direttore di gara sorvola, giustamente, sull’episodio. In seguito Felipe Anderson decide di attivare la leva della creatività, inventandosi una sorta di rovesciata da terra: apprezzabile la teoria, un po’ meno la pratica.

ALLA FINE È 0-0 - La partita dà l’impressione di accendersi a un quarto d’ora dal termine con l’uno-due Tachtsidis-Keita. Marchetti anticipa la conclusione del greco, Perin si oppone a quella dell’ex canterano. Pioli fa rifiatare Cataldi e lancia il grande assente della serata, Senad Lulic, che si becca il giallo per il braccio largo su Rincon. Era solo un falso allarme perché di emozioni ne capitano ben poche e i tifosi di Genoa e Lazio restano comodamente seduti sul divano.

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