Serie A, a Roma l’incontro tra arbitri di CAN E e dirigenti: le dichiarazioni LIVE

Il meeting annuale, organizzato dalla Figc, si tiene all’interno della Sala Conferenze dello stadio Olimpico
Spalletti, look casual e barba al meeting degli arbitri 
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ROMA – Giornata di incontri oggi per gli arbitri di Serie A. I fischietti della CAN A, infatti, hanno preso parte al meeting annuale organizzato dalla Figc. Nella Sala Conferenze dello stadio Olimpico di Roma si sono incontrati arbitri, dirigenti, allenatori e calciatori appartenenti alle società di Serie A. L’incontro – al quale sono presenti il Presidente della Figc Carlo Tavecchio, il Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Marcello Nicchi, il Responsabili della CAN A Domenico Messina e i rappresentanti delle componenti federali – vuole affrontare le problematiche di natura tecnico-disciplinare. Molti anche i protagonisti del campionato, tra cui i tecnici Sinisa Mihajlovic (Milan), Vincenzo Montella (Sampdoria), Luciano Spalletti (Roma), Fabrizio Castori (Carpi), Marco Giampaolo (Empoli), Edoardo Reja (Atalanta) e Roberto Stellone (Frosinone), i calciatori Jorginho (Napoli), Borja Valero (Fiorentina), Riccardo Montolivo (Milan), Mauro Icardi (Inter, accompagnato anche dal ds nerazzurro Piero Ausilio), Lucas Biglia (Lazio), Daniele Gastaldello (Bologna), Rubinho (Juventus), Morgan De Sanctis (Roma), Alessandro Gazzi (Torino), Nicolas Burdisso (Genoa), Felipe (Udinese) e Christian Zaccardo (Carpi). Assenti i tecnici di Juventus e Napoli, Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, che si affronteranno sabato nella sfida scudetto. Di seguito tutte le dichiarazioni dei presenti all’incontro:

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INTER, AUSILIO: «Siamo solo ad un punto da chi potrebbe giocarsi i preliminari di Champions League. Siamo sereni e concentrati sul campo, vogliamo pensare a vincere le partite e non a pareggiarle. Rapporto con gli arbuitri? Ottimo, sul campo ognuno fa il proprio ma c'è rispetto».

IRRATI: «La sospensione per i cori razzisti a Koulibaly? Ho fatto il mio dovere, come avrebbero fatto tutti gli altri 21 arbitri di Serie A. Ho semplicemente applicato il regolamento e quello che ci impone di fare in questi casi per stroncare questi fenomeni». Così Massimiliano Irrati, sulla sospensione di Lazio-Napoli, per i cori razzisti al difensore Koulibaly, all'ingresso dello stadio Olimpico di Roma, dove sta per iniziare l'incontro fra arbitri, allenatori e capitani delle squadre di Serie A. «In campo c'era molto imbarazzo, perché da alcuni minuti stavo pensando con i miei collaboratori e la forza pubblica di interrompere la partita - aggiunge Irrati - era l'unica cosa che potessi fare, sperando in un ravvedimento di chi si stava comportando in quel modo. La sospensione definitiva della partita sarebbe stato un segnale molto forte, a quel punto sarebbero subentrate altre problematiche inerenti l'ordine pubblico. Mi è dispiaciuto tanto interrompere la partita per più di 3' e poi, alla ripresa risentire i cori. Anche se il segnale non è stato fortissimo, ma è stato forte, speriamo di non dover parlare più di queste cose. Koulibaly? In campo si era accorto di questa cosa, forse era imbarazzato anche lui,alla fine mi ha salutato normalmente». «io vivo una realtá per certi versi provinciale - sottolinea -, sono un tipo piuttosto introverso, queste attenzioni mi hanno fatto piacere, anche se non me l'aspettavo. Quando siamo al centro dell'attenzione per cose positive, può solo far piacere. Rizzoli per Juve-Napoli. c'è un designatore e sicuramente andrá l'arbitro migliore per quella partita».

SAMPDORIA, MONTELLA: «Juve e Napoli? Ormai si è delineata la lotta per lo Scudetto, anche se nel calcio non si sa mai. Che arbitro consiglio per la sfida tra le due squadre di sabato? Rizzoli dà tranquillità e serenità a tutti, anche quando sbaglia. Sa aspettare anche quel momento in più che serve per prendere la decisione giusta».

RIZZOLI: «Chi arbitrerà Juventus-Napoli è già parecchio tempo che la prepara, vista l'importanza della sfida. Ringrazio Montella per le belle parole, trasmettere serenità deve essere uno degli obiettivi di un arbitro, ma anche e soprattutto fiducia. Tenere a bada Sarri e Allegri? Non faccio il domatore, non devo tenere a bada nessuno, sono due bravissimi tecnici. Se ci considerassimo tutti nella stessa barca, ci aiuteremmo sicuramente. Tecnologia in campo? Niente in contrario, ma deve dare risposte oggettive in tempi brevi. Parlare di moviola è difficile, anche se le tecnologie stanno migliorando. Frattura emozionale coi tecnici? Non credo. Come evitare i campanelli di calciatori che protestano? E' una questione di cultura, non voglio dire di educazione. La cultura del rispettare e accettare le decisioni. Non è facile prenderle e non è facile accettarle». 

ATALANTA, REJA: «A livello arbitrale abbiamo direttori di gara all'altezza, a lungo andare tra il dare e l'avere credo che ci siano compensazioni. Se sarà Rizzoli l'arbitro di Juve-Napoli? Credo di sì. Un pronostico? E' una tripla, la Juve è più solida difensivamente mentre il Napoli è più aperto, ma sono entrambe molto in forma. Tra Inter e Fiorentina? Hanno avuto momenti di difficoltà, sono alla ricerca di stabilità dal punto di vista tattico, Sousa stesso ha cambiato e quando cambi così ti vengono meno delle sicurezze. Prima era 3-4-3 ora sono tornati a quattro dietro».

TAVECCHIO: «Gli arbitri sono il nostro cardine». È sintentico il presidente federale, Carlo Tavecchio, mentre fa il proprio ingresso nello stadio Olimpico di Roma, per partecipare all'incontro fra capitani, arbitri e allenatori.

MESSINA: «Oggi dare sempre importanza agli arbitri sia riduttiva, Juventus e Napoli stanno dimostrando di essere grandi squadre e mi auguro che l'arbitro sia davvero marginale e che decidano invece i fuoriclasse, che sono tanti». Lo dice il designatore della Can A, Domenico Messina, parlando del prossimo match scudetto tra Juventus e Napoli in programma sabato allo Stadium. Rizzoli, Rocchi e Orsato, la rosa di papabili si riduce ai loro nomi: «Per una partita del genere serve un arbitro equilibrato - aggiunge Messina alla conferenza stampa seguita all'incontro dell'Olimpico tra arbitri, allenatori, calciatori e dirigenti di Serie A -, e conoscitore di quella che è l'importanza del match. Noi di questi arbitri ne abbiamo tanti, la rosa si restringe a tre nomi al massimo. Da questi uscirà l'arbitro di questa partita».

STELLONE: Roberto Stellone che ieri al Matusa ha reso la vita dura alla Juve, prima di arrendersi nel finale, ha invece parlato dalla supersfida di sabato nello Juventus stadium. «Rizzoli dá serenitá. E allora la diriga Rizzoli, dal momento che sará una partita poco serena - dice - il tecnico del Frosinone -. Il mio pronostico? La Juve vorrá vincere per sorpassare il Napoli e il Napoli vorrá vincere per allungare in classifica e staccare gli avversari. Entrambi vorranno vincere, dunque alla fine verrá fuori un pareggio. Napoli e Juve stanno disputando un campionato incredibile, sono in un momento di grazia, la lotta per il terzo posto è fra Fiorentina, Roma, Inter e ci mettiamo pure il Milan. Per la salvezza Carpi e Frosinone stanno cercando di recuperare». «La Juve vista all'opera ieri aggiunge Stellone - è una squadra forte, che sta bene, ha avuto pazienza e alla fine ha trovato il gol. Ranieri dice che i giocatori non si divertono più? Da allenatore mi diverto di più quando vinco, penso lo facciano anche i giocatori, loro si divertono anche quando giocano». 

NICCHI - «Le lamentele di Mancini? Non devo commentare niente, se lo avesse fatto qui può darsi che gli avremmo dato delle risposte, ma lui non c'era». Il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, risponde così al tecnico dell'Inter, Roberto Mancini, che si era lamentato delle troppe espulsioni degli allenatori in Italia. E lo dice al termine dell'incontro tra arbitri, calciatori, allenatori e dirigenti di Serie A andato in scena all'Olimpico, al quale però Mancini era assente. «Ci dobbiamo preoccupare dell'applicazione delle regole in Italia in base a disposizioni internazionali - ha aggiunto Nicchi - poi se in altri paesi fanno diversamente non ci interessa». Presente oggi invece Vincenzo Montella, con il quale Nicchi aveva avuto dei botta e risposta piccanti dopo Bologna-Sampdoria: «Con Montella ci siamo salutati con grande amicizia - ha precisato Nicchi -, poi abbiamo disquisito su cosa sia meglio tra la camomilla e il thè, e io gli ho detto che a me piace il thè... A parte gli scherzi, Montella è un ragazzo intelligente ed educato, credo che una battuta sia anche una cosa simpatica fuori e dentro dal campo per stemperare».

ULIVIERI: «GLI ALLENATORI NON COMMENTERANNO PIU' L'OPERATO DEGLI ARBITRI»
Il presidente dell'Assoallenatori, al magine dell'incontro tra fischietti, allenatori e calciatori, ha annunciato la nuova linea che verrà seguita dai tecnici

 


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