Rizzoli: «Pronto per l'Europeo». Nicchi: «Arbitri in tv per spiegare»

Il fischietto azzurro: «All'estero c'è molto rispetto per gli arbitri italiani. Sappiamo di poter sbagliare e proviamo a farlo il meno possibile»
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SANSEPOLCRO - La presentazione del XXVI Torneo di calcio giovanile “Città di Sansepolcro”, in programma dal 19 aprile al 19 giugno con 154 squadre in campo di 39 società di Toscana, Umbria ed Emilia Romagna, ha offerto ieri sera al Borgo Palace Hotel di Sansepolcro, in provincia di Arezzo, per iniziativa della società Vivi Altotevere Sansepolcro, realtà che dal 1994 milita ininterrotamente nel campionato di Serie D, l'occasione per una tavola rotonda e la consegna dei premi “La clessidra” a prestigiose personalità. Sotto la regia organizzativa di Sauro Giorni, Alessio Scarscelli e Davide Gambacci, sono intervenuti Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, Marcello Nicchi presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, l'arbitro internazionale Nicola Rizzoli, l'allenatore Luigi Simoni attuale presidente e direttore tecnico della Cremonese, Simone Minelli talento classe 1997 della Fiorentina che ha esordito con la prima squadra in Europea League, Arturo Mariani giocatore della Nazionale italiana amputati, la giornalista Rai Donatella Scarnati, il tecnico della Nazionale Dilettanti Augusto Gentilini, il coordinatore del Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti Luigi Barbiero. La tavola rotonda, con moderatore Massimo Boccucci direttore dell'agenzia di stampa Infopress e la partecipazione di Ugo Russo già voce storica di “Tutto il calcio per minuto”, ha offerto molti spunti di riflessione.


ARBITRI IN TV - Nicchi e Tommasi hanno sottolineato l'esigenza di riportare il calcio con i suoi protagonisti al centro della scena e non lasciare esclusivamente campo libero al business. Nicchi ha confermato di voler aprire alle interviste agli arbitri nel dopo-partita. “E' un'intenzione che sarà portata all'attenzione generale e sarà attuata in via sperimentale - ha spiegato il presidente dell'Aia - perché è giusto che il direttore di gara spieghi certe situazioni e non lo facciano sempre e soltanto gli allenatori, i giocatori, i giornalisti. Dobbiamo recuperare una certa cultura che lascia il posto troppo spesso alle critiche e le polemiche”.

SIMONI SCETTICO - Scettico su questa operazione Luigi Simoni, un migliaio di panchine in carriera: “Non credo sia una cosa semplice far parlare gli arbitri, resto perplesso. Come potrebbe commentare un direttore di gara appena uscito dal campo se non difendere le proprie scelte? Si potrebbe anche provare ma penso che si tornerà subito indietro alle prime situazioni un po' troppo calde e delicate”. Tommasi ha auspicato che il neo presidente della Fifa Infantino e il presidente della Federcalcio Tavecchio possano adoperarsi, nei rispettivi ruoli, per modernizzare e migliorare il calcio. “Le riforme sono attese e importanti - ha detto il presidente dell'Aia - ma non possono ridursi a una riduzione delle squadre nei campionati perché a dividersi la torta dei diritti televisivi e dei contributi siano sempre meno club. I calciatori pesano poco nel consiglio federale e le società discutono soprattutto di soldi e di come debbano essere divisi, specie per chi dovesse rinunciare alla Serie A ridotta. Dovremo parlare invece del sistema calcio senza limitarlo alla sola sfera economica delle società. Auspico che possano arrivare segnali nuovi in questa direzione”.

RIZZOLI IN FRANCIA - Rizzoli si è detto pronto ad affrontare, con la “squadra” arbitrale italiana, il prossimo Europeo: “Faremo del nostro meglio. Scenderanno in campo due Nazionali, sappiamo per chi fare il tifo e sappiamo anche che ci siamo pure noi. All'estero c'è molto rispetto per gli arbitri italiani. Viene messo il massimo impegno e cerchiamo quotidianamente di perfezionarci e di farci trovare sempre all'altezza del compito. Sappiamo di poter sbagliare e proviamo a farlo il meno possibile”.



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