Sacchi, visto che Allegri? 18 vittorie e 1 pareggio Buffon è nella storia

Dal Sassuolo al Sassuolo, i campioni d’Italia hanno conquistato 55 punti su 57. Impeccabile prova d’orchestra prima del Bayern. Bene Rugani. Il Capitano a 3’ dal record assoluto di Rossi
Juventus, i tifosi stanno con Allegri: striscioni per lui e cori contro Sacchi
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Xavier Jacobelli

TORINO - Diciotto vittorie e un pareggio nelle ultime 19 partite; 10 gare senza subire gol, 6 punti di vantaggio sul Napoli almeno sino a domenica sera, quando i partenopei giocheranno a Palermo; un’impeccabile prova d’orchestra prima di sfidare il Bayern nella sua lussuosissima tana. Dal Sassuolo al Sassuolo, per la Juve questa è davvero una marcia trionfale. Dalla sconfitta di Reggio Emilia, che sancì la peggiore partenza bianconera in campionato degli ultimi 46 anni, al successo di stasera sulla squadra di Eusebio Di Francesco, con il fiore all’occhiello del nuovo, storico record d’imbattibilità firmato Gianluigi Buffon che l’ha difeso a quattro minuti dalla fine con quella parata in due tempi sul tiro velenoso di Sansone. Superato Zoff (903’), ora il Capitano è a quota 926’, a soli 180 secondi da Sebastiano Rossi, la saracinesca degli Invincibili milanisti. Che furono Di Capello, non di Sacchi. Già, Sacchi.

Altro che Juve come il Rosenborg. Una vittoria che vale doppio: ecco che cosa hanno colto i campioni d’Italia sul Sassuolo, una delle squadre più in forma in questo periodo che, a Torino, si è battuta con orgoglio e con dignità. In avvio Juve affamata, Consigli super, Sassuolo penalizzato dalle assenze di Berardi, Missiroli, Cannavaro e Defrel eppure, a tratti, capace di giocare a memoria, ribattendo colpo su colpo. Partenza a razzo dei bianconeri, Dybala dopo 40 secondi chiama Consigli al primo grande intervento della serata. Barzagli, Rugani e Bonucci proteggono il record di Buffon che continua a progredire: al minuto 45 (il recupero non viene conteggiato) il capitano raggiunge quota 881. La supremazia territoriale dei campioni d’Italia è manifesta, visto Mandzukic andare in pressing forsennato, visto Alex Sandro giocare ancora molto bene. La squadra di Eusebio Di Francesco affronta la Juve a viso aperto e si vede che la collaudata organizzazione tattica sopperisce alle assenze, ma l’inconcludenza di Falcinelli e Politano vanifica il lavoro di Sansone. E’ a centrocampo, però, che il Sassuolo paga la forza juventina, ad onta dell’assenza di Pogba, risparmiato in vista del Bayern e subentrato nella ripresa. Bene Rugani, sicuro e preciso. Asamoah, schierato nel ruolo all’origine delle sue fortune iniziali con l’Udinese non fallisce l’occasione. Così come non la fallisce Dybala, che, su assist di Cuadrado, firma con una meraviglia la rete n.14 in campionato, record personale di marcature dopo i 13 gol realizzati con il Palermo. Un sinistro a giro che esalta lo Stadium. Il ragazzo prodigio non finisce d’incantare. La Juve soffre nel finale di partita, ma chiude il conto con il minimo scarto. Gli scudetti si rivincono anche così.

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