Serie A, Napoli-Frosinone 4-0: Higuain nella storia con 36 gol, azzurri in Champions

Il Pipita segna tre reti e batte il record di Nordahl. La squadra di Sarri chiude il campionato al 2° posto e va direttamente ai gironi
Napoli-Frosinone 4-0, Higuain tripletta e record, 36 gol in A: superato Nordahl
Davide Palliggiano
4 min

NAPOLI – Il copione perfetto. Fatica, sudore, gioia e record, per di più sotto la pioggia. Il film più bello lo scrive Higuain, che raggiunge e poi batte il record di Nordahl, segna una tripletta al Frosinone e porta il Napoli dritto ai gironi della Champions League.  Al San Paolo è festa, sulle note di “Un giorno all’improvviso”. A Fuorigrotta finisce 4-0 per gli azzurri.

TANTO NAPOLI, ROSSO GORI – Il primo tempo è un monologo azzurro. Spinto dalla carica dei 60 mila, il Napoli attacca e va subito vicino al gol con Higuain, che appoggia fuori una palla apparentemente morta in area di rigore (5’). Il Frosinone reagisce con Dionisi, che sfrutta uno scivolone di Hysaj e impegna Reina sul primo palo. Poi, il momento chiave: Gori stende Insigne lanciato verso la metà campo avversaria. Celi fischia, il centrocampista frusinate calcia il pallone addosso a Insigne, poi protesta, forse in maniera eccessiva, e si becca il rosso. Frosinone in 10.

La squadra di Stellone fa quel che può, ma il Napoli crea altre 6 occasioni. Insigne prende la traversa con un tiro a giro strepitoso (19’), poi Zappino compie tre interventi prodigiosi, di cui due su Callejon.

HAMSIK, IL CAPITANO – Comincia a salire il nervosismo al San Paolo, anche perché la Roma è in vantaggio a San Siro sul Milan. A riportare gli azzurri al 2° posto, però, ci pensa Hamsik, che butta dentro un pallone sporco arrivato dalla sinistra su cross di Ghoulam. E’ l’1-0 azzurro al 44’. Un sospiro di sollievo,  prima della fine del primo tempo. L’81° in Serie A, come Diego Armando Maradona.

PIPITA RAGGIUNGE NORDAHL – Da una giocata straordinaria di Allan al 53’ nasce il 34° gol di Higuain. Serpentina del brasiliano, palla comoda per il Pipita e il Napoli raddoppia. L’argentino non festeggia nemmeno, prende palla e la riporta a centrocampo, c’è il record di Nordahl da inseguire e da raggiungere. Lo fa al 65’, partendo sul filo del fuorigioco (forse oltre), su cross dalla destra di Callejon.  Non bisogna aggiungere altro, al San Paolo si scrive la storia della nostra Serie A.

Sarri toglie Callejon e mette dentro Mertens. Lo spagnolo esce accompagnato da una standing ovation e dall’abbraccio sincero del proprio allenatore, il suo primo tifoso.

KRAGL, CHE BOTTA! – Il Frosinone ha un sussulto su calcio piazzato. Un bolide di Kragl si stampa all’incrocio dei pali, con Reina battuto (71’). Ma il Napoli continua a macinare gioco e crea due occasioni: prima con Ghoulam (tiro centrale), poi con Hamsik (destro alto).

HIGUAIN NELLA STORIA  – Finita qui? Macché. La storia è ancora più grossa. Higuain supera Nordahl, con una rovesciata pazzesca dal limite dell’area  (71’). Una parabola che scavalca Zappino e entra diritto in rete e nella leggenda. Trentasei, sì, 36 in una sola stagione. Mai nessuno come lui, nessuno mai. Battuto un record che durava da 66 anni.

LA CLASSIFICA MARCATORI

KOULIBALY, STANDING OVATION – Così come Callejon, anche Koulibaly raccoglie l’applauso del San Paolo (72’): al suo posto fa il suo debutto Regini, arrivato a gennaio e mai in campo – fino a stasera – con la maglia azzurra. Togliere Higuain? Non se ne parla nemmeno. Sarri fa sì che a prendere gli applausi sia Hamsik, che lascia il posto a David Lopez. Il Pipita prova fino alla fine a segnare anche il 37°, ma tutto sommato va bene così. E’ nella storia del Napoli, ma ancor di più in quella della Serie A e di tutto il calcio italiano. 


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