ROMA - «In Italia non si investe tanto e il problema è che i club non hanno gli stadi di proprietà. Il fatturato è inferiore e non possono competere con i grandi club europei, è questo il problema». È l'opinione di Carlo Ancelotti che in un'intervista ad "As" ha spiegato quali sono secondo lui i motivi che impediscono al calcio italiano di tornare ai fasti di un tempo. Il tecnico del Bayern Monaco dopo aver vinto tutto con il Milan e aver ottenuto altri trionfi con il Chelsea, il PSG e il Real Madrid vuole continuare a vincere anche in Germania, alla guida dei fortissimi bavaresi.
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PROBLEMA STADI - Ancelotti spiega perché il calcio italiano fatica a riprendersi ad eccezione della Juventus: "È stato ad altissimi livelli quando i grandi presidenti, Berlusconi, Moratti, Agnelli, Cragnotti, avevano molti soldi e investivano. Ora non si investe tanto e il problema è che i club non hanno gli stadi di proprietà. Guardate i bianconeri sono l'unica società con lo stadio di proprietà e si mantengono al vertice, è questa la grande differenza". Ancelotti comunque, nonostante tanti anni all'estero, ha assicurato di sentirsi ancora un tecnico italiano: «Al 100%. Ho la stessa idea di calcio di quando ho cominciato, solo che all'inizio ero meno elastico, ero fissato sul 4-4-2 di Sacchi. Ora mi adatto di più ai giocatori che ho».