FIRENZE - Tanto bene per un tempo, la cui unica colpa è non aver segnato più di un gol buono per l'arbitro. Tanta rabbia per una direzione, quella di Giacomelli, oggettivamente penalizzante (2 gol regolari annullati nei primi 45'). Tanto sconforto, ma soprattutto stanchezza nella ripresa, quando è venuto fuori il neonato Palermo di Corini, a un passo dal brindare al suo primo punticino, ma beffato in pieno recupero da Babacar (93')..
Pronta a gettarsi nello sconforto, la Fiorentina torna dunque al successo (2-1) grazie all'attaccante senegalese. Una vittoria strappata con i denti in una partita giocata bene soltanto a metà, come in gran parte delle gare disputate quest'anno. Per i siciliani, invece, si tratta dell'ottavo ko consecutivo in campionato.
Fiorentina-Palermo 2-1: statistiche e tabellino
SOUSA ALL'ATTACCO - La Fiorentina si presenta con Babacar, Kalinic, Ilicic, Tello e Bernardeschi tutti dal 1' per invertire la rotta al Franchi, dove la squadra di Sousa ha segnato soltanto 4 reti nelle precedenti partite. Corini opta invece per un 3-5-1-1 con Morganella e Aleesami pronti ad abbassarsi in fase di non possesso. Quaison agisce alle spalle di Nestorovski.
GIACOMELLI DA ROSSO - Pronti-via e protagonista indiscussa è la terna arbitrale (escludiamo per assenza di colpe addizionali e sesto uomo). Al 4' Quaison lanciato a rete va giù, strattonato leggermente da Tomovic. Per Giacomelli non c'è nulla. L'arbitro annulla poi per fuoriogioco (che non c'è) un gol a Kalinic, su segnalazione del secondo assistente, quando il croato devia in rete un cross dalla sinistra di Vecino.
TANTA FIORENTINA - La squadra di Sousa macina gioco e occasioni a ripetizione. Vecino sfiora il palo con un bel destro (18'), Posavec ferma un Kalinic alla disperata ricerca del gol (20'). Il croato ha una palla buonissima anche al 27', dopo una grande percussione di Bernardeschi sulla fascia. La precisione, però, non è dalla sua parte.
VANTAGGIO VIOLA - Nonostante il buon gioco e le tante chance, la Fiorentina passa su calcio di rigore concesso per un tocco di braccio da parte di Aleesami su un tiro di Tello. Dal dischetto Bernardeschi spiazza Posavec (33') ed è 1-0. Il portiere del Palermo, quattro minuti dopo, la combina grossa, ma gli va di lusso. Si fa sfuggire un tiro-cross su cui si avventa con successo Babacar per il 2-0. Per Giacomelli, però, è carica sul portiere e il gol viene annullato. Il 20enne portiere croato è invece bravo su Babacar lanciato a rete (41'), ma in fuorigioco di un paio di metri (non segnalato, tanto per cambiare) e sul colpo di testa ravvicinato su Kalinic (42'). Due interventi che di fatto consentono al Palermo di soccombere solo di una rete in un primo tempo di esclusiva marca viola (64,4% di possesso palla).
LA MAGIA DI JAJALO - La Fiorentina di quest'anno, però, è capace di tutto, si sa. E non è una sopresa che la squadra di Sousa subisca il pareggio al 50' direttamente da calcio piazzato, una pennellata di Jajalo che aggira la barriera e si infila accanto al palo alla sinistra di Tatarusanu. La squadra di Corini prende coraggio e sfiora addirittura il raddoppio, quando Quaison (tra i migliori) prova la conclusione della domenica con un destro volante che sfiora la traversa (56').
POCA BENZINA - La Fiorentina dà l'impressione di aver esaurito la benzina. Kalinic e Babacar si eclissano, anche perché né Bernardeschi, né Tello (poi sostituito da Badelj) riescono a servire le due punte. Per dare una scossa, Sousa toglie proprio Bernardeschi (il Franchi rumoreggia, ma va fuori per problemi fisici) e inserisce Zarate (78'). Astori nel frattempo, stoppa un diagonale di Hiljemark diretto sul secondo palo.
IL LAMPO DI BABACAR - Il Palermo dà la sensazione di poter controllare gli attacchi della Fiorentina, ma proprio allo scadere (93') arriva il gol vittoria di Babacar, di testa, su cross di Zarate. La squadra di Corini protesta per una spintarella di Kalinic ai danni di Pezzella, pronto a intervenire per contrastare il senegalese. L'ultimo episodio dubbio di un match disastroso dal punto di vista arbitrale.