Serie A, Juventus-Chievo 3-0: Higuain-Dybala show

Allegri a punteggio pieno: apre l'autogol di Hetemaj, raddoppia il Pipita e chiude la perla della Joya. Il 4-3-3 e i nuovi funzionano, martedì sarà sfida al Barça
Serie A, Juventus-Chievo 3-0: Higuain-Dybala show© ANSA
Adriano Lo Monaco
3 min

TORINO - Il 4-3-3 come nuova veste e Szczesny, Matuidi e Douglas Costa come nuovi interpreti. La Juventus riparte da – alcuni - colpi del mercato e la sostanza non cambia, 3-0 al Chievo e terza vittoria in campionato a tre giorni dall’esordio in Champions contro il Barça al Camp Nou. A far felice Allegri ci pensano l’autogol di Hetemaj, il solito istinto del Pipita e Dybala, il suo asso più bello. La Joya entra soltanto nella ripresa palesando un incredibile stato di forma, portandosi a spasso l’intera difesa di Maran e trovando il giusto pertugio in occasione del tris che chiude definitivamente il match all’83’.

HETEMAJ NELLA PROPRIA PORTA - La formazione della Juve (Lichtsteiner capitano) regala subito una piccola curiosità: per la prima volta da aprile 2010 i bianconeri scendono in campo in Serie A senza nessuno tra Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini. Il nuovo assetto varato da Allegri porta prima Higuain e poi Sturaro alla conclusione. Il tiro del Pipita s’infrange sulla barriera, quello al volo del centrocampista finisce alle stelle. Un paio di timide occasioni del Chievo anticipano al 17’ il vantaggio della Juve, che arriva con la sfortunata autorete di Hetemaj sul calcio di punizione di Pjanic. Il finlandese sbaglia il colpo di testa nel tentativo di anticipare gli avversari e infila il povero Sorrentino. Poco più tardi il portiere del Chievo salva sul primo palo il cross di Lichtsteiner deviato da Gobbi e al 26’ entra in scena Szczesny con il primo intervento del pomeriggio respingendo il piazzato di Radovanovic.

DYBALA, UNA JOYA COSI' GRANDE - La Juve “spreca” l’opportunità del 2-0 con la legnata di Pjanic, che si ferma su Sorrentino e sulla traversa. I 45 minuti iniziali servono anche a Douglas Costa per farsi conoscere dai suoi nuovi tifosi con delle deliziose progressioni: l’ex ala del Bayern al 54’ lascia il posto a Dybala. Mandzukic si becca il giallo per un braccio alto su Dainelli, ma la paura passa al 58’ quando Higuain scaraventa in rete (servito da Pjanic) il pallone del 2-0. Chi prende per mano i compagni è la Joya, che a più riprese si rende protagonista con giocate di assoluta qualità. Quella che incanta tutto lo stadio arriva al minuto 83 e ridicolizza, grazie anche all’aiuto del neoentrato Bernardeschi, la difesa di Maran: palla in buca e tris che mette la parola fine. Unica nota stonata della giornata di Allegri è l’uscita anzitempo di Mandzukic per via di un infortunio.


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