DA VOLK A PAPARELLI E DI CANIO: LE SFIDE STORICHE
Tutto parte però da un gol di Rodolfo 'Sciabbolone' Volk, che decide per i giallorossi la prima sfida l'8 dicembre 1929 e poi segna per sette gare consecutive. Quando si ferma lui la Lazio sforna il primo successo, il 26 giugno 1932, 3-0 a Testaccio. Poi sale in cattedra Bernardini ed è 5-0 giallorosso, tuttora record, con doppietta del 'Dottore' e la tripletta di Tomasi nel 1933; nel ritorno la Lazio rimonta tre gol col brasiliano Demaria. A fine anni '50 lo spauracchio del portiere Bob Lovati e della Lazio è Dino Da Costa, brasiliano che segna per otto derby di fila, poi l'argentino Manfredini firma una tripletta nel 4-0 del 1960. La Lazio si vendica di tutto negli anni di Maestrelli: emblema della riscossa Giorgio Chinaglia, che dopo il 2-1 nel marzo 1974 va a festeggiare sotto la curva Sud e per una settimana si rifugia a dormire dal tecnico. Pruzzo, Voeller, Balbo, Giordano, D'Amico, Signori accompagnano la crescita del calcio capitolino. Prima però c'è la tragedia di Vincenzo Paparelli, col razzo lanciato da curva a curva che uccide il tifoso laziale il 28 ottobre 1979. Polemiche suscita poi lo show di Di Canio che firma la vittoria nel 1989 ed emula Chinaglia festeggiando sotto la Sud giallorossa (come farà poi una volta tornato in biancoceleste dopo il gol segnato nel match del 6 gennaio 2005 vinto 3-0 dalla squadra di Papadopulo).