La serie A vive sul filo

Bagarre emozionante e spettacolare, con cinque squadre concentrate in un fazzoletto così stretto. Scenario rafforzato da questo particolare week-end nel segno degli 0-0 che ha coinvolto le big
La serie A vive sul filo© Inter via Getty Images
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Ci ha pensato Spalletti a rendere ancora più elettrica e confusa questa volata di dicembre per il titolo di campione d’inverno, mentre la Roma aveva già pareggiato con il Chievo all’ora di pranzo e il Napoli faticava a trovare un varco nella ragnatela perfetta della Fiorentina. Dal suo profilo Instagram, in modo graffiante e ironico, il tecnico ha spedito un messaggio trasversale a chi aspetta con ansia la prima sconfitta dell’Inter, unico club ancora imbattuto in serie A dopo sedici giornate: un motivo di orgoglio per i nerazzurri, un marchio di solidità che possono vantare all’estero - nei rispettivi campionati - soltanto il Manchester City, il Barcellona e l’Atletico Madrid. L’Italia del pallone è fuori dal Mondiale, eliminata ai play-off dalla Svezia, ma in questo momento può consolarsi e divertirsi con il torneo più equilibrato e incerto a livello europeo

Guardiola ha messo il suo timbro ieri sulla Premier League vincendo il derby con Mourinho sotto qualche fiocco di neve e stabilendo in Inghilterra il record di quattordici successi consecutivi, il Bayern Monaco corre verso il sesto trionfo di fila in Bundesliga, il Barça domina (+8 sul Real Madrid) e il Paris Saint Germain vive sulla luna rispetto alla concorrenza. Musica diversa qui da noi. Inter, Napoli, Juve, Roma e Lazio possono chiudere il girone d’andata al primo posto. E stasera, nel caso in cui il gruppo di Inzaghi superasse il Torino, si ritroverebbero tutti potenzialmente nello spazio di due punti, considerando che i biancocelesti e i giallorossi devono recuperare una partita.

Bagarre emozionante e spettacolare, con cinque squadre concentrate in un fazzoletto così stretto. Scenario rafforzato da questo particolare week-end nel segno degli 0-0 che ha coinvolto le big. La Juve, bloccata dall’Inter, aveva sempre trovato il gol nelle ultime 44 gare di campionato. Il Napoli, frenato dal pressing e dall’organizzazione di una Fiorentina in crescita, ha dovuto accantonare l’idea di sorpassare di nuovo Spalletti e ha chiuso la sua seconda partita di fila senza realizzare neppure una rete: un dato mai registrato in precedenza, da quando in panchina c’è Sarri, infastidito dal sospetto che gli azzurri stiano attraversando un periodo di poca brillantezza sotto il profilo atletico.

Stesso risultato per la Roma, che ha sbattuto contro il muro di gomma del Chievo: 24 tiri in porta, tanta qualità e un gioco piacevole, ma il limite legato a quella concretezza che le manca a volte nelle fasi cruciali, come ha sottolineato Di Francesco, in grado di raccogliere comunque in quindici giornate tre punti in più rispetto a Spalletti nella scorsa stagione. Segnali di risveglio da parte del Milan, che è salito al settimo posto e ha regalato a Gattuso la prima vittoria della sua gestione davanti a un Bologna disposto in campo con sapienza da Donadoni. Era dal 20 settembre contro la Spal che i rossoneri non vincevano in casa in campionato. La doppietta di Bonaventura, la quarta in A della sua carriera, ha cancellato la magia di Verdi e ha cambiato l’inerzia di una sfida che il Bologna era riuscito a tenere a lungo in pugno.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A, i migliori video