Serie A, Inter-Benevento 2-0: Skriniar e Ranocchia, la porta è quella giusta

I due difensori, a una settimana dalla goffa autorete con il Genoa, decidono la gara nel secondo tempo. La squadra di De Zerbi gioca una gran partita e protesta con l'arbitro Pairetto
Serie A, Inter-Benevento 2-0: Skriniar e Ranocchia, la porta è quella giusta© Inter via Getty Images
Davide Palliggiano
4 min

MILANO - Una settimana fa, a Genova, hanno commesso la frittata dell'anno. Sette giorni dopo si sono presi la loro rivincita. Skriniar Ranocchia tolgono l'Inter da un enorme imbarazzo e con le loro reti nel secondo tempo battono un gran bel Benevento, furioso con l'arbitro Pairetto per la gestione dei cartellini nel primo tempo e per un rigore negato nella ripresa. A San Siro finisce 2-0 per Spalletti, che si riporta in terza posizione aspettando Roma e Lazio. Una boccata d'ossigeno al termine di una prestazione non da Inter.

RAFINHA DAL 1' - Spalletti lascia in panchina Icardi e punta su Eder dal 1' con il supporto di Rafinha, per la prima volta titolare nell'Inter. A centrocampo, per sperare in una maggiore copertura, Gagliardini e non Borja Valero. Nel Benevento si rivede Guilherme in attacco con Brignola, Djuricic e Coda.

BENEVENTO DA APPLAUSI - Il primo tempo è di quelli da ricordare per il Benevento, da dimenticare per l'Inter. La squadra di De Zerbi impone il gioco e in avanti dà spettacolo, pur non impensierendo mai seriamente Handanovic. Brignola spreca un contropiede due contro uno al 22', poi Coda, al 28', costringe Handanovic alla respinta con i pugni dopo un bel dribbling al limite dell'area.

INTER INGUARDABILE - A centrocampo l'Inter è in seria difficoltà. Rafinha sembra un pesce fuor d'acqua, Gagliardini rischia in due occasioni di finire anzitempo la sua partita per due entratacce non punite con il cartellino da Pairetto, mentre dietro la difesa è totalmente in balìa degli scambi veloci degli attaccanti giallorossi. Al 34' la squadra di De Zerbi chiede pure un rigore per una leggera spinta di Perisic ai danni di Sandro. Sta di fatto che l'Inter, in 45 minuti, non tira mai in porta e al rientro negli spogliatoi viene sonoramente fischiata.

RIGORE NEGATO - De Zerbi si ripresenta in campo con Cataldi al posto di Djuricic, ma con lo stesso spirito combattivo. L'Inter tira per la prima volta in porta (Vecino, respinge Puggioni), soltanto al 54', mentre quattro minuti dopo Coda spreca un altro contropiede. La pressione dei giallorossi raggiunge il suo apice quando nell'affollata area interista Cataldi, al 62', dribbla con un tunnel Ranocchia e poi sbatte sul nerazzurro chiedendo a gran voce un rigore che Pairetto, dopo un consulto con il VAR, decide di non assegnare. 

SKRINIAR-RANOCCHIA - Ed è qui che il destino cambia e prende i colori dei padroni di casa, con Spalletti che nel frattempo toglie Rafinha (prestazione da rivedere) per l'amuleto Karamoh. Da due calci piazzati, infatti, nascono le due reti dell'Inter: Skriniar segna l'1-0 sfruttando un corner dalla destra ((66'), tre minuti dopo Ranocchia, sempre di testa, buca Puggioni su cross dalla destra di Cancelo. Un uno-due che stende il Benevento, in 10 dall'81' per il rosso (doppio giallo) a Viola. Nel finale c'è spazio anche per Brozovic (fischiato da San Siro) e Diabate, l'eroe del partita con il Crotone. La magia non si ripete, il destino aveva un conto in sospeso con l'Inter e in particolare con Skriniar e Ranocchia.


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