TORINO - Una doppia festa condita dalle lacrime all'Allianz Stadium. Lacrime di gioia per il settimo scudetto consecutivo che proietta la Juventus ancor di più nella leggenda. Lacrime per Gigi Buffon, il capitano di mille battaglie che ha annunciato il suo addio ai bianconeri. Bandiere, striscioni e cori per il portierone che si è lasciato travolgere dall'amore del suo popolo prima di accomodarsi tra i pali bianconeri per l'ultima volta e in attesa di guardarsi dentro per capire se restare da dirigente o tentare un altro assalto alla Champions League, magari con la maglia di un Psg pronto a fargli ponti d'oro per portarlo all'ombra della Tour Eiffel. E in mezzo a tutto questo - come una piccola nota a margine - c'è stata anche la partita con il già retrocesso Verona, capace di resistere un tempo prima di inchinarsi alla regina più longeva della Serie A.
Juventus-Hellas Verona 2-1: il tabellino
IL PRIMO TEMPO - Allegri, ormai deciso a declinare le offerte dell'Arsenal per restare alla guida dei campioni d'Italia, sceglie una sorta di 4-2-3-1 e dà spazio a Lichtsteiner e Rugani nella difesa completata da Barzagli e Alex Sandro, con Sturaro e Matuidi ai lati del rispolverato Marchisio mentre Dybala e Douglas Costa sono liberi di svariare dietro al centravanti Mandzukic. E Higuain? Relegato ancora in panchina e con il muso lungo come nella finale di Coppa Italia vinta contro il Milan, mentre le vodi di mercato lo danno in orbita Psg proprio come Super Gigi.
Juventus-Hellas Verona 2-1: numeri e statistiche del match
LA RIPRESA - Si va al riposo sullo 0-0 e al rientro in campo tutti gli occhi sono di nuovo su Buffon, che emozionato ringrazia e saluta il pubblico. I compagni nel frattempo si portano in avanti e al 50' trovano il gol: azione da corner e palla in mezzo per Douglas Costa, il tiro del brasiliano è respinto da Nicolas ma la palla rotola sui piedi di Rugani che a porta vuota non deve far altro che appoggiarla in rete. Passano appena due minuti e arriva anche il raddoppio, stavolta a firma di Pjanic che sfodera una perla su punizione calciata a giro con il destro: la "specialità della casa". Nemmeno il 2-0 distoglie però l'attenzione dello Stadium, che è tutta per il numero uno, e una partita di fine stagione tuttaltro che indimenticabile entra di diritto nella storia al 63', quando si alza il tabellone del team manager bianconero: dentro Pinsoglio e fuori Buffon, che prima di uscire abbraccia uno a uno i suoi compagni e va in panchina a godersi l'ovazione di tutto lo Stadium.