Gervinho-Spalletti, certe storie fanno giri immensi

L'attaccante ivoriano andò via dalla Roma pochi giorni dopo l'arrivo di Luciano a Trigoria. «Non si allenava e creava problemi», disse il nuovo tecnico. Poi ci ripensò
Gervinho-Spalletti, certe storie fanno giri immensi
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PARMA - 13 gennaio 2016, il presidente della Roma Pallotta esonera Rudi Garcia e chiama al suo posto Luciano Spalletti. 25 gennaio 2016, Gervinho lascia la Roma per l'Hebei Fortune, Cina, in cambio di 18 milioni. Le date così ravvicinate non sono un caso: era stato Garcia a volere Gervinho in giallorosso dopo averlo allenato a Lilla (con tanto di conquista del titolo in Ligue 1). Partito il suo mèntore, all'ivoriano bastano pochi allenamenti per capire di non rientrare nei piani del nuovo allenatore. L'offerta dei cinesi ha fatto il resto. Per la Roma un'ottima plusvalenza, visto che l'aveva pagato 8 milioni all'Arsenal. «Gervinho? Ha voluto andare via in tutti i modi, non si allenava, creava problemi» spiegherà poco dopo la sua cessione il tecnico toscano che però un anno e mezzo dopo si lamenterà della decisione di cedere l'ivoriano: «Oltre a Digne e Pjanic mi hanno ceduto soprattutto Gervinho, che era stato il giocatore più forte della Roma negli ultimi 2 anni. Aveva avuto dei numeri impressionanti». Ecco, le strade del calcio fanno giri strani ma ti propongono sempre l'incrocio che non t'aspetti: i due si ritrovano di fronte oggi in Inter-Parma.


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