© Getty ImagesTORINO - Un altro pareggio per Torino e Fiorentina, che nell'ultimo anticipo della decima giornata non sono riusciti a riscattarsi dopo i rispettivi mezzi passi falsi del turno precedente, quando i granata si erano fatti rimontare sul 2-2 a Bologna dopo essere stati avanti di due reti e i viola non erano riusciti ad andare al di là dell'1-1 sul prato amico del 'Franchi' contro il Cagliari. Un risultato tutto sommato giusto, al termine di una gara combattuta ma giocata sotto una pioggia battente che non ha certo aiutato lo spettacolo.
LE SCELTE - Mazzarri insiste sul 3-5-2 ma con un cambio rispetto alla gara pareggiata a Bologna: sulla sinistra Aina viene preferito a Berenguer, mentre davanti c'è ancora Iago Falque a far coppia con Belotti e Zaza inzia di nuovo in panchina. Sull'altro fronte Pioli si affida al collaudato 4-3-3 ma dopo il deludente pari casalingo con il Cagliari rivoluziona un attacco in cui l'unico superstite è Chiesa: a perdere il posto sono Simeone e Pjaca, sostituiti da Mirallas ed Eysseric, mentre in mediana torna Benassi che rileva Gerson.
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BOTTA E RISPOSTA - Ed è proprio l'ex di turno Benassi a gelare Mazzarri e i tifosi di casa al 2': cross dalla destra di Chiesa e tocco maldestro di De Silvestri (in passato calciatore viola), che di ginocchio regala a Benassi una palla solamente da spingere in rete alle spalle di Sirigu. Il Toro accusa il colpo e pare confuso, ma a rimettere la partita sui binari giusti ci pensa quasi subito Aina che al 13' si accentra e calcia con il destro: la palla sbatte sul palo e poi sulla schiena dello sfortunato portiere viola Lafont, il cui autogol riporta il punteggio in parità. L'1-1 dà coraggio ai padroni di casa che ora alzano il baricentro e al 23' vanno al tiro con De Silvestri, il cui tiro è respinto con i piedi da Lafont.
MAZZARRI ESPULSO - La gara è equilibrata e combattuta ma un po' nervosa e a farne le spese - dopo le ammonizioni per il viola Milenkovic e il granata Rincon - è il tecnico granata Walter Mazzarri, espulso al 30' per proteste dopo aver chiesto invano il cartellino per Vitor Hugo autore di un duro tackle su Iago Falque. Il Toro ora carica sotto la pioggi ama non punge e quando Chiesa innesca Eysseric in contropiede è Nkoulou ad anticipare provvidenzialmente Mirallas sul più bello. L'ultimo squillo del primo tempo è però del granata Iago Falque, che impegna Lafont con un velenoso tiro-cross.
DENTRO IL 'CHOLITO' - Si va al riposo sull'1-1 e con un Pioli evidentemente molto deluso dai suoi, tanto che al rientro in campo ci sono Gerson e Simeone al posto di Edimilson ed Eysseric. Il primo a provarci è il viola Chiesa, che al 47' impegna Sirigu mentre due minuti dopo il granata De Silvestri manca di un soffio la deviazione su una punizione calciata da Baselli. Ancora Toro al 51', quando Iago Falque approfitta di un errore di Vitor Hugo in fase di impostazione por servire Belotti, anticipato provvidenzialmente da Milenkovic. In campo si lotta ma c'è confusione e sono vani i tentativi dalla distanza di Rincon (murato da Gerson) e da Iago Falque (palla alta) mentre Chiesa manca per pochi centimetri la palla al 64' sul cross di Mirallas sporcato da De Silvestri.
PORTIERI PROTAGONISTI - Il Toro vuole vincere e al 66' scocca l'ora di Zaza, che rileva il centrocampista Baselli. Ed è proprio Zaza, pescato in area da Belotti, a servire al 72' una palla d'oro a Iago Falque che calcia col mancino a giro ma vede Lafont volare per togliere la palla dal sette. Brividi anche per Sirigu all'82', quando sava la sua porta con un doppio strepitoso intervento sulle conclusioni ravvicinate di Simeone e Mirallas. Ultime mosse prima del finale: per il Toro dentro Parigini per De Silvestri (83') e poi Soriano per Iago Falque (85'), Pioli richiama invece in panchina Benassi per gettare nella mischia Dabo. Ma non c'è più tenpo per vincerla: finisce 1-1 con il Toro che sale a 14 punti, restando così a -1 dalla Viola che non riesce a spezzare il tabù trasferta e - dopo le 4 sconfitte e il solo pari ottenuto lontano da Firenze - è costretta a rimandare ancora l'appuntamento con la prima vittoria esterna.