ROMA - Toh, chi si rivede. La Roma all'Olimpico riabbraccia Patrik Schick che si ridesta nella serata più difficile. Contro il Sassuolo i giallorossi si giocavano tutto e a scaldare i cuori di un popolo infreddolito ci ha pensato proprio lui, il ceco desaparecido con un gol e un rigore procurato. Alla festa ha partecipato anche Zaniolo con un gol gioiello e il rientrante Perotti di rigore. Il 3-1 finale è una bella boccata d'ossigeno per Di Francesco - che vede il suo futuro nella Roma meno fosco -, per la classifica (zona Champions a quattro punti e Milan più vicino) e per tutto l'ambiente che dei tre punti contro il Sassuolo ne aveva bisogno come l'aria.
LE SCELTE - Di Francesco preferisce Schick a Dzeko e sulla trequarti punta sempre di più sul talento del baby Zaniolo accanto a Under e il recuperato Perotti. Dall'altra parte De Zerbi dà il via alla rivoluzione cambiando sei undicesimi della formazione che aveva pareggiato contro il Torino. Nel suo 4-4-2 anomalo c'è Brignola, pronto a salire per aiutare la coppia d'attacco Babacar-Berardi.
PRIMO TEMPO - La prima frazione è tutta a tinte giallorosse. Il Sassuolo spaventa Olsen solo in apertura con Berardi che al 1' prova a beffare senza fortuna il numero uno svedese con un tiro dalla distanza. Il resto del tempo è un monologo capitolino. La risurrezione di Schick e il ritorno più che positivo di Perotti sono le note più belle nella fredda serata dell'Olimpico. Proprio da uno stop pregevole del ceco arriva il vantaggio della Roma al 4': Ferrari lo atterra in area del Sassuolo e dopo tre minuti di consultazione con il Var Giacomelli assegna il rigore. Dal dischetto Perotti non perdona e spiazza Consigli per il vantaggio-lampo romanista. Il presenzialista Schick piede caldo esagera e al 19' si rende protagonista nella porta sbagliata di un'incredibile autotraversa: la sfera rimabalza sulla linea della porta di Olsen e torna in campo. La gol line technology indica "no goal" ma solo per una questione di millimetri. Il rischio corso dalla Roma scuote i giallorossi che tornano a tambureggiare prima con Under (rasoiata fuori di un niente) e poi con Schick che al 23' si riprende la curva Sud con un gol dei suoi su lancio di Cristante: dribbling sul portiere e appoggio a porta vuota. La grande serata di Patrik continua quando due minuti dopo in scivolata devia un cross teso di Kolarov dalla sinistra: Consigli salva tutto. Le emozioni del primo tempo si chiudono alla mezz'ora con un diagonale di Zaniolo a lato di poco.
RIPRESA - De Zerbi lascia negli spogliatoi Lemos e mette in campo Lirola. Lo spartito però non cambia. Il Sassuolo non c'è e la Roma continua a dettare legge. Al 55' Schick si divora la doppietta personale schiacciando di testa in beata solitudine un pallone morbido su Consigli. A chiudere la pratica ci pensa Zaniolo quattro minuti dopo con un gol da standing ovation. Il giovane talento romanista prende la palla sulla destra, supera Ferrari in area avversaria, mette a sedere Consigli e lo beffa con un morbido pallonetto. Il 3-0 dà il via al valzer dei cambi: dentro Pastore, Kluivert e Dzeko da una parte, Di Francesco e Locatelli dall'altra. La freccia olandese in giallorosso scalda i guanti di Consigli al 78', poi Under sfiora il poker all'80'. Proprio sui titoli di coda arriva il gol di Babacar, lesto a beffare Olsen su un lancio in profondità di Locatelli che trova distratto Fazio. All'Olimpico cala il sipario e a festeggiare è Di Francesco che vede la sua Roma - settima al momento - di nuovo in corsa per la Champions (la Lazio dista quattro punti, il Milan solo uno) e i fantasmi sulla sua panchina un po' più lontani.