Ricciardi: "Non è pensabile aprire gli stadi ora. Non esiste un rischio lockdown in Italia"

Il consulente del ministero della Salute: "Seconda ondata? In realtà non è mai finita la prima"
Ricciardi: "Non è pensabile aprire gli stadi ora. Non esiste un rischio lockdown in Italia"© ANSA
3 min

MILANO - "Come consiglieri e tecnici, con questa circolazione del virus abbiamo privilegiato la riapertura delle scuole, rimettendo in circolazione 10 milioni di persone all'interno di ambienti chiusi, ma non è pensabile aprire a migliaia di persone negli stadi". Lo ha spiegato a Buongiorno su Sky TG24, Walter Ricciardi, membro dell'esecutivo dell'Oms e consulente del ministero della Salute, in merito all'aumento della capienza fino al 25% negli stadi. "Ora - ha sottolineato Ricciardi - non è pensabile, sarà pensabile se effettivamente continueremo a tenere la circolazione del virus sotto controllo. Non possiamo riaprire gli stadi a migliaia di persone, non ci possiamo permettere di abbassare la guardia"

Coronavirus, i positivi in Italia sono più di 50mila

"Seconda ondata? La prima non è mai finita"

"È iniziata la seconda ondata? In realtà non è mai finita la prima. Quello che abbiamo fatto è stato appiattire la curva epidemica ma non azzerarla, quindi, quando ci sono le condizioni favorevoli, come sono state quelle dei comportamenti estivi e adesso purtroppo il freddo, la curva si riapre. È ancora la prima ondata, che di fatto viene chiamata seconda solo perché corrisponde a una nuova stagione, ma la pandemia è sempre quella. L'azzeramento non è avvenuto e quindi adesso, come avevamo previsto, riparte", ha spiegato aggiungendo che, però, "I numeri sono ancora sotto controllo".

Coronavirus, mascherina come il vaccino

"Non esiste un rischio lockdown in Italia"

Sulla possibilità di un nuovo lockdown: "Ancora non esiste un rischio lockdown in Italia, anche nelle regioni che hanno visto aumentare i contagi". Ricciardi ha parlato anche dei test rapidi ("I test rapidi sono migliorati, a scuola e negli aeroporti diventano un'opzione molto sera. Consentono di identificare i superdiffusori") e della situazione negli ospedali italiani: "I posti in terapia intensiva sono stati raddoppiati, oggi sono più di diecimila e su questo sono abbastanza tranquillo - ha spiegato Ricciardi entrando nel merito -. Il problema non è la terapia intensiva ma sono le terapie subintensive, il rafforzamento dei pronto soccorso con percorsi separati e il rafforzamento degli ospedali Covid. Su questo il Paese è a macchia di leopardo, ci sono delle Regioni che sono pronte e altre che sono in ritardo. Ci sono ancora dei pronto soccorso che non hanno i percorsi separati. Questo, quando ci sarà la pressione dell'influenza e contemporaneamente quella della paura del Covid determinerà che queste persone arriveranno in un unico flusso, determinando il caos".


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A, i migliori video