Ranieri lancia il Cagliari: "Siamo in Serie A per restarci"

La nuova scommessa, la squadra, il sogno: il tecnico fissa gli obiettivi rossoblù. E su Jankto...
Ranieri lancia il Cagliari: "Siamo in Serie A per restarci"© LaPresse
Giuseppe Amisani
5 min

CAGLIARI - «La cartolina più bella della passata stagione? Facile, il gol di Pavoletti. E vedere in tutti i tifosi del Cagliari quella gioia incontenibile. La cittadinanza onoraria? Io mi ci sento già un cagliaritano e la cittadinanza me l’ha già data la gente. Poi, certo, se arrivasse anche quella dell’Amministrazione, ne sarei onorato». Ha fatto il pieno di energie Claudio Ranieri e ieri, nella sua prima conferenza stampa targata serie A, ha subito indossato l’elmetto sapendo che questa che lo attende sarà una scommessa ancora più insidiosa della precedente. 

La sfida

Ma allo stesso tempo più entusiasmante. Perché misurarsi di nuovo con la massima serie e poterlo fare con un gruppo che avrà modo di plasmare a sua immagine e somiglianza fin dal ritiro, gli daranno un piccolo vantaggio. Il resto dovrà farlo lui sul campo e fuori e i suoi ragazzi durante le partite. In un viaggio che, pur ricco di insidie, il tecnico rossoblù non vede l’ora di affrontare perché potrà regalare grandi soddisfazioni. «Ho già messo alle spalle la vittoria di Bari che finisce nella storia, nei ricordi. Ma ora di storia ne abbiamo un’altra da scrivere. Siamo gli ultimi arrivati in A e mi sembra che il calendario non sia stato così benevolo con noi. Ma il nuovo obiettivo, dopo aver riportato il Cagliari nella massima serie, è di riuscire a farcelo rimanere». Magari per sognare altri traguardi successivamente. Perché, come ha sottolineato lo stesso allenatore: «i sogni danno slancio». 

I rinforzi

In una squadra che sarà molto simile a quella della passata stagione ma che avrà, inevitabilmente, bisogno di alcuni rinforzi. «Abbiamo giocatori esperti, soprattutto in attacco mentre ce ne serviranno di esperienza in difesa. In un gruppo che dovrà essere un mix tra giovani e meno giovani». Con l’obiettivo di sbagliare il meno possibile, sia nel rinforzare la squadra che nell’affrontare le partite di un campionato che somiglierà tanto ad una corsa ad ostacoli. «Non saranno ammessi errori, soprattutto difensivi in fase di non possesso perché se sbagli hai di fronte il campione di turno che risolve la partita». Grinta e attaccamento alla maglia, con quella buona dose di qualità che nella massima serie è imprescindibile. Per incrementare la quale saranno fondamentali giocatori come Rog e Nandez, ancora al centro delle voci di mercato, ma anche i nuovi arrivi. A cominciare da Jankto. «Spero sia lo stesso che ho conosciuto alla Samp: forte, capace di correre come un dannato e dotato di un buon piede, di ottime diagonali, abile nel fare assist e gol». Perché la macchina dei sogni di Ranieri è sempre in moto. «Il primo obiettivo resta la salvezza, ma poi ho altri due anni di contratto e si vedrà. Il nuovo stadio? Sono stato all’Amsicora, al Sant’Elia, alla Unipol Domus e il mio sogno sarebbe quello di poter allenare nel nuovo impianto che sarà intitolato a Gigi Riva». 


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