La rabbia del Cesena: Lugaresi durissimo con Mazzoleni

Prima: «Un poveretto». E poi: «Un bullo che fa il gradasso con i deboli e il debole con i forti»
Alessandro Mita
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La rabbia del Cesena è grande. La sconfitta con l'Inter, il rigore dato ai nerazzurri e la contemporanea espulsione di Leali (squalificato ieri per tre giornate) hanno scatenato i romagnoli. E soprattutto il presidente Giorgio Lugaresi, che fra un misto di ironia, amarezza e furia, ha demolito l'arbitro Mazzoleni. Prima, attraverso facebook, lo ha definito «un poveretto». Poi, intervenendo a “La moviola è uguale per tutti“ su Mediaset, ha rincarato la dose: «In Romagna usiamo il termine “poveretto“ per indicare una persona che fa le cose con leggerezza, senza rispetto per gli altri. Abbiamo visto un atteggiamento arrogante verso i nostri giocatori e mi è venuto in mente il bullo che fa il gradasso con i deboli e il debole con i forti. Se c'erano due giocatori che bisticciavano, lui interveniva solo nei confronti del nostro... Il rigore? Non lo contesto, ma l'arbitro di porta, Guida, è lo stesso che ci ha anato un gol contro il Milan. E si è ben guardato dall'andare a parlare con Mazzoleni quando è accaduto l'episodio...». Amarezza totale, quindi: «Il calcio non ha bisogno di ombre, noi siamo molto dispiaciuti». Il Cesena ha preannunciato ricorso contro la squalifica per tre turni di Leali. Ma uno sconto non mitigherà la rabbia. Almeno per il momento.

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