© LaPresse/Francesco MazzitelloCROTONE - "Stato d'animo? Lo stesso: andare a vedere se si può vincere anche lì". Così il tecnico del Crotone, Nicola, alla vigilia della gara con la Fiorentina: "Abbiamo un gruppo che non si abbatte, sa benissimo cosa fare. Sappiamo che sarà una gara difficile, incontriamo un'altra grande squadra. Per noi deve essere motivo d'orgoglio, dobbiamo provare a fare questa benedetta impresa".
POSSIAMO FAR BENE - "Sono straconvinto che possiamo fare la nostra partita. Continuiamo come fatto sin qui, è un modo per creare e dobbiamo solo migliorare alcune interpretazioni. Nelle ultime due o tre gare stiamo perdendo qualche pallone di più nella nostra metà campo, dobbiamo esser più abili a servire i nostri attaccanti per saltare la pressione e giocare più in avanti. Altrimenti diventa difficile, con squadre che hanno più palleggio, uscire con geometrie. Abbiamo lavorato e ci siamo detti che dobbiamo ancora lavorare su alcuni equilibri. Nella nostra rosa ci sono calciatori che non hanno grande esperienza di questo campionato, abbiamo già provato diverse situazioni, se giocare a tre o cinque con l'aiuto di due esterni o a quattro con la protezione dei centrocampisti. Ma il problema non è questo: il problema è riconoscere che se tu quando attacchi, non riesci a essere corto, diventa poi difficile perché ogni ripartenza avversaria dà luogo alla rottura della squadra e un solo reparto deve lavorare contro giocatori velocissimi".
PIU' CONVINZIONE - "Dobbiamo avere più convinzione. Quando siamo in pressione bisogna esserci con la testa, ma più ordinatamente tra i reparti e dobbiamo credere di poter giocare in questa categoria, anche perché i risultati lo dimostrano. Anche contro il Napoli, se andiamo a vedere i dati, abbiamo corso dieci chilometri in più di loro. Non è che non viaggiamo ad alta intensità, lo facciamo e abbiamo fatto il dato migliore: ma senza la giusta sicurezza, manca anche la capacità di intervenire sulla scelta di tempo, che impedisce all'avversario di ripartire e farti male".