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EMPOLI - "Abbiamo uno stato d’animo piacevole, ma definirla leggerezza mi sembra eccessivo, perché siamo consapevoli che sarà importante quello che accadrà a maggio": Aurelio Andreazzoli non vuole cali di concentrazione proprio nell'ultima sfida di un 2021 splendido pe ril suo Empoli. La corsa degli azzurri verso la salvezza procede a gonfie vele, ma la partita contro il Milan non può essere presa sotto gamba: "Non siamo comunque sordi o ciechi da non vedere o sentire la situazione che ad oggi è favorevole. Una situazione - spiega Andreazzoli nella conferenza stampa della vigilia - che i ragazzi si sono creati con lavoro e col sacrificio. Tra i privilegi di questa posizione di classifica c’è quello di poter andare in campo un po’ più spensierati, ma se giochi con squadre così attrezzate come il Milan senza avere il giusto rispetto, pur mantenendo la convinzione di provare a batterle, vieni penalizzato. Le difficoltà che mi aspetto sono molte: il Milan è una squadra che è stata prima in classifica per tanto tempo, che tra lo scorso campionato e questo ha fatto numeri straordinari".
"Dobbiamo ancora migliorare tanto"
Di vittime illustri, in questo campionato, l'Empoli ne ha già fatte. Non per questo, però, il tecnico dei toscani ritiene concluso il percorso di crescita della sua squadra: "Abbiamo ancora molti aspetti da migliorare - sottolinea infatti - e questo ci fa pensare che possiamo progredire ulteriormente. Siamo una squadra che ama lottare, nei duelli individuali ha imparato molto e non ci sta a subirli. Empoli in difficoltà con le piccole? A me non sembra che sia così, perché anche a La Spezia siamo stati produttivi e non abbiamo avuto solo un predominio territoriale. La produttività della squadra non è venuta meno, abbiamo creato diverse situazioni favorevoli contro una squadra chiusa ed era successo anche in altre gare. Un po’ di convinzione ce la siamo già portata a casa in più occasioni, disputando grandi partite contro squadre importanti. In ogni caso, io non penso a nient’altro di più rispetto a cosa possa esserci dietro all’apertura dell’ultima porta che è la quota salvezza. Quello è il nostro pensiero, nessuno si può permettere di alzare i piedi da terra".