Come dire: pensiamo al Bologna. Ti aspettavi che potesse lottare per la Champions?
«Già aveva chiuso bene il campionato passato, a ciò aggiungi una proprietà importante, un direttore straordinario come Giovanni Sartori e un grande allenatore innovativo che sa migliorare tutti i calciatori che gli dai come Thiago Motta e abbiamo detto tutto. Devi ricordarti sempre una cosa».
Quale?
«Che nel calcio non succede mai niente per caso, le vittorie e le sconfitte hanno sempre un perché. Nonostante che qualche scemo tra i miei colleghi vada a raccontare in giro delle fandonie, vale ancora il merito sportivo. Per quanto riguarda l’Empoli abbiamo fatto sempre molto di più di quello che potevamo fare, per quanto riguarda il Bologna ciò che sta facendo è figlio del grande lavoro della società, dei direttori e dell’allenatore. A proposito di Sartori posso raccontarvi una storia?».
Certo.
«L’ho conosciuto nel 1995, veniva sempre a Empoli a vedere Birindelli. Lo seguì a lungo per il Chievo, poi un giorno mi chiamò e mi disse “Birindelli non è più per il Chievo, è da grande squadra”. A fine campionato lo cedemmo alla Juve. Gli aveva fatto la fotografia giusta. E a distanza di tanti anni è ancora un grandissimo “fotografo”, fatemelo definire in questo modo, nessuno come lui sa scegliere i calciatori. È vero che dopo aver contribuito a far grande l’Atalanta ora sta contribuendo con Thiago Motta a fare grande il Bologna ma le imprese le ha fatte al Chievo, quello è stato un autentico miracolo di provincia».
Se fossi uno del Bologna mi preoccuperei con tutti i cioccolatini che gli stai regalando.
«Non ti sbagliare, la salvezza passa anche da vittorie inaspettate e stai sicuro che l’Empoli farà di tutto per battere il Bologna».
Che non avrà Zirkzee.
«È da Champions ed è un piacere vederlo giocare, ma lo ammetto, domani sarà un piacere non vederlo».
Presidente, perché hai ceduto Baldanzi alla Roma a gennaio?
«Noi siamo una società che deve sempre guardare ai conti, poi perché tutte le volte che abbiamo trattenuto un calciatore ci siamo accorti di aver sbagliato e poi perché Baldanzi meritava di giocare in una grande squadra. Devo confessarti che mi aspetto di più da lui. Fammi dire un’altra cosa: c’è anche chi insinua che l’Empoli vorrebbe retrocedere per poter prendere il paracadute. Ti rendi conto? Certa gente mi fa ridere, neanche più arrabbiare come un tempo, come può non capire che la A è un patrimonio unico».