© LAPRESSE
FIRENZE - Oltre alla fascia di capitano, Cristiano Biraghi si è perso anche la reponsabilità di essere il capocannoniere della Fiorentina. In realtà, questa seconda incombenza gli è piovuta addosso dopo l'addio di Vlahovic, ma comunque il fatto che l'estrno viola sia il trascinatore della squadra sotto tanti punti di vista è inconfutabile. Tre gol su punizione, uno su rigore, uno in Coppa Italia sono finora il suo bottino stagionale. E senza la parata di Cragno sul rigore calciato contro il Cagliari e i due legni colpiti con lo Spezia, il capitano della Fiorentina sarebbe potuto arrivare ad un numero di reti ancora più lusinghiero dell'attuale. Non male per uno che ad inizio stagione non era uno dei beniamini della Curva Fiesole, volendo usare un eufemismo. Biraghi stesso, infatti, si definì "il cane da bastonare", viste le tante critiche riservategli dal tifo viola. Col tempo, però, è riuscito a ribaltare la situazione, diventando uno dei giocatori più apprezzati dal popolo fiorentino, che a lui ha anche dedicato un coro personalizzato. La società, poi, non ha mai avuto dubbi su di lui: il prolungamento fino al 2024 è arrivato già da un anno e mezzo, e la fascia di capitano che fu di Davide Astori (a cui Biraghi rivolge sempre un saluto al momento di esultare dopo un gol) ne sono chiari segnali. L'esterno mancino ha fatto tanto per meritare tutta questa fiducia. La sua importanza a livello tattico nella Fiorentina di Italiano è lampante, anche se in difesa si potrebbe migliorare ancora. E poi non va dimenticato che anche il ct Mancini sta iniziando a puntare con decisione su di lui in chiave azzurra. La ciliegina su questa splendida torta potrebbe arrivare a fine stagione: con una Fiorentina di nuovo in Europa, la stagione di Biraghi potrà definirsi praticamente perfetta.