Fiorentina, Italiano: "Noi simili al Sassuolo: giochiamo senza fare calcoli"

Il tecnico: "Guai a pensare alla Juve: senza la giusta concentrazione, i neroverdi rischiano di batterci"
Fiorentina, Italiano: "Noi simili al Sassuolo: giochiamo senza fare calcoli"© Getty Images
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FIRENZE - "La preoccupazione per quanto sta accadendo in Ucraina c’è da parte di tutti: guerra e violenza non possono far parte dell'umanità. Non esiste e mi auguro si possa arrivare subito a una soluzione. Abbiamo un calciatore russo ma non ne abbiamo parlato perché forse è meglio non discuterne": impossibile non parlare dell'Ucraina nella sala stampa dell'Artemio Franchi. Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha detto la sua sui tristi eventi di questi giorni prima di tornare a parlare di calcio e della sfida col Sassuolo in programma domani: "Non possiamo permetterci - assicura il tecnico a chi gli chiede se l'imminente sfida di Coppa Italia con la Juventus possa distrarre in qualche modo la squadra - di non avere la massima concentrazione per la partita di domani. Affrontiamo una formazione di talento che propone un ottimo calcio, e se non li affronteremo nel modo giusto potrebbe batterci come ha già fatto con alcune grandi squadre. La nostra concentrazione è totalmente rivolta verso il Sassuolo, non abbiamo mai parlato durante questi giorni della partita contro la Juve, ci penseremo dopo il Sassuolo".

"All'andata partita bellissima"

L'andata coi neroverdi fu una partita che entrambe le squadre ricordano ancora alla perfezione: "La partita di andata - sottolinea Italiano - è stata bellissima, giocata da due squadre che cercano di ottenere i tre punti senza speculare e senza fare calcoli. In quell’occasione siamo stati capaci di rimontare e di reagire e penso che si possa vedere un'altra grande partita. Prima dei loro due gol abbiamo avuto tante occasioni per andare in vantaggio, poi abbiamo avuto una reazione nel secondo tempo che è stata straordinaria, trascinati dal pubblico e dal furore della squadra. C’è stata grande qualità, il furore che abbiamo messo in campo ci ha permesso una rimonta fantastica, e senza l'espulsione avremmo potuto creare anche qualche altra occasione. Entrambi veniamo da grandi prestazioni contro squadre forti, dunque entrambe le squadre scenderanno in campo con tanta fiducia ed entusiasmo. Conosciamo la forza del Sassuolo e ciò di cui sono capaci, non solo contro le grandi. Se si esaltano ti mettono in difficoltà, ma con l'attenzione giusta puoi limitarli e noi cercheremo di affrontarli nel modo giusto per poter vincere per vincere. Noi e il Sassuolo siamo simili: cerchiamo di sfruttare tutto ciò che propone una partita di calcio. Per quanto riguarda loro, sono anni che dimostrano questo e continuano a farlo. Noi, invece, abbiamo appena iniziato a costruire e stiamo crescendo attraverso normali periodi di alti e bassi. Sarà una partita in cui dovremo cercare di essere perfetti". Perfezione a cui aspira anche Italiano a livello personale: "Non si smette mai di imparare e crescere - ammette il tecnico viola - oltre che trarre insegnamenti da tutte le situazioni che si vivono. Sul campo si cresce ogni giorno analizzando come il gruppo risponde agli stimoli, nel trovare soluzioni e nuove strategie: si cresce sempre. Da quando ho iniziato a fare l’allenatore sono cambiato, ogni settimana. Tantissime convinzioni le ho accantonate e altre modificate. Anche a livello personale, di comunicazione, di comportamenti: penso ad ogni situazione e se sbaglio chiedo scusa. L'esperienza si fa dopo una serie di errori, bisogna trarne beneficio per cercare di commettere meno errori possibile".

"In attacco tutti avranno il loro spazio"

Capitolo formazione: "Torreira ha preso una brutta botta contro l'Atalanta - spiega Italiano - ed ha lavorato a parte. Ci attendono tanti impegni ravvicinati, decideremo se farlo giocare o meno perché dobbiamo sempre entrare in campo con giocatori in ottima condizione. Ikone e Cabral dall’inizio? Quando abbiamo avuto necessità di inserire velocemente un nuovo terminale offensivo è arrivato Piatek, che ha due settimane circa di vantaggio su Cabral. È in vantaggio sugli altri nuovi arrivati perché conosce bene il nostro campionato ed ha sfruttato al meglio questa esperienza. Cabral, comunque, sta lavorando fortissimo e il suo momento arriverà, mentre Ikonè è arrivato in un reparto dove i suoi compagni lavorano insieme da ben sette mesi. Ha esperienza ed è forte nell'uno contro uno, è certamente adatto al nostro tipo di gioco. I ragazzi devono ambientarsi con calma, non c’è bisogno di mettergli fretta. Ha già giocato dall'inizio a Napoli facendo un’ottima gara e con calma: tutti loro sfrutteranno al meglio le opportunità che avranno. Avere gente fresca in mezzo al campo ci ha dato la possibilità di non dare il controllo del gioco all'Atalanta. Per me gli attaccanti esterni devono lavorare bene fino a quando ne hanno le energie: non devono risparmiarsi né gestirsi. Per questo dobbiamo averne tanti e di qualità. Sottil e Nico Gonzalez stanno dimostrando di meritarsi minutaggio elevato, ma le rotazioni coinvolgono tutti. Noi giochiamo con tre attaccanti e mi auguro che questo ci aiuti a concretizzare di più, perché le occasioni le stiamo creando. Migliorando sotto questo aspetto potremo toglierci molte soddisfazioni". Gli altri dubbi del tecnico riguardano portieri e... rigoristi: "Il problema del portiere - assicura Italiano - si risolve facilmente: abbiamo tre numeri uno che sono anche tre ragazzi eccezionali. Ci sono due partite ravvicinate e dobbiamo cercare di non sbagliare, sotto l'aspetto fisico ma anche mentale. Dobbiamo cercare da adesso in poi di vivere in apnea remando tutti nella stessa direzione. Rigoristi? Chi va sul dischetto deve essere convinto di far gol, senza scenate. Abbiamo più di un rigorista e chiedo sempre che prenda la palla chi se la sente. Ne abbiamo parlato e mi auguro di non tornare più a discutere della cosa perché è fiato sprecato. Dobbiamo sfruttare queste opportunità enormi perché possono permetterci di indirizzare le partite o sbloccarle".


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