Fiorentina, Vlahovic è un incubo: il piano per fermarlo

Contro la Juve mancherà Igor e il tecnico Italiano è pronto a varare uno speciale piano difensivo per contenere il grande ex della sfida
Fiorentina, Vlahovic è un incubo: il piano per fermarlo© LAPRESSE
Andrea Giannattasio
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FIRENZE - Guai a chiedergli di venir meno ai suoi principi di gioco. A maggior ragione adesso, in vista di quella che a Firenze è ancora vissuta come la gara dell’anno. Eppure è chiaro che qualcosa, nella manovra della Fiorentina di Vincenzo Italiano, dovrà pur variare a pochi giorni dalla trasferta di Torino con la Juventus. Specie a livello difensivo, dove peraltro i viola subiscono rete consecutivamente (almeno in campionato) da otto partite e in assoluto, comprendendo anche la Coppa Italia, sono stati in grado di mantenere la porta blindata in appena una delle ultime dieci gare (quella contro la Sampdoria valida per gli ottavi di finale). Il risultato? Dodici gol al passivo in 900’. Così proprio non va. Ed è chiaro che alla luce della ritrovata verve sotto porta di Dusan Vlahovic, prossimo avversario e, come tanti ex, dal dente avvelenato, qualche correttivo andrà preso.

Occhio di riguardo

Lo spauracchio di un possibile sigillo del serbo domenica, attualmente, è uno dei temi più discussi tanto all’interno dello staff tecnico viola quanto ai piani alti della società. Nessuno, in casa Fiorentina, ha intenzione di chiudere l’ennesima partita contro una big a mani vuote e, per giunta, a causa di un gol del classe 2000 che pur avendo siglato una doppietta nell’ultima gara della Juventus a Salerno nelle sue tre partite fin qui giocate al cospetto di Biraghi e compagni non è mai andato nemmeno vicino a pungere. Merito degli stratagemmi tattici che Italiano e il suo gruppo di lavoro hanno saputo più volte escogitare e che, con tutta probabilità, verranno riproposti anche dopodomani quando i punti contro la Vecchia Signora varranno il doppio in chiave classifica. Dusan, dunque, anche stavolta riceverà un trattamento di favore, una sorta di "occhio di riguardo" per evitare che il castello di carte viola possa crollare.

Grave assenza

E se in settimana il lavoro del tecnico, e in particolare del suo vice Niccolini, si è concentrato molto sui movimenti in difesa sugli sviluppi dei calci piazzati (nelle ultime due partite di campionato, contro Lazio e Bologna, la Fiorentina ha sempre subìto gol da corner), la grana più grande riguarderà l’assenza per squalifica di Igor, che al pari di Mandragora sarà costretto a saltare il match dell’Allianz. Uno degli espedienti che infatti Italiano aveva provato - peraltro con successo - per limitare Vlahovic la scorsa stagione era stato infatti quello di piazzare a uomo il brasiliano sull’attaccante, permettendogli quasi sempre di fare un figurone. In assenza dell’ex Spal, è logico che qualcosa dovrà cambiare e la sensazione è prima di riproporre dal 1’ Ranieri (autore di una prova discreta a fine gennaio all’Olimpico) toccherà a Martinez Quarta riprendersi la maglia da titolare a oltre un mese di distanza dall’ultima volta.

Riscatto

L’argentino, colpevole domenica scorsa sulla rete di Posch che ha deciso il derby coi rossoblù, ha tanta voglia di tornare protagonista dopo la sublussazione della rotula destra che lo ha tenuto ai box per quasi tre settimane, anche perché prima della pausa per il Mondiale (che con grande rammarico ha dovuto saltare) era stato impiegato titolare otto volte di fila in Serie A. A testimonianza della stima che Italiano ha iniziato ad avere per il “Chino”, ritenuto il centrale dal piede più educato per impostare l’azione dalle retrovie. Ritrovare al top della forma anche l’ex River Plate vorrebbe dire avere una freccia in più da sfruttare in previsione di un ciclo di partite che vedrà la Fiorentina scendere in campo cinque volte nei prossimi sedici giorni.


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