Gilardino su Retegui: "Mateo ad Euro 2024? Credo nel destino..."

L'allenatore del Genoa, campione del mondo del 2006, è stato protagonista presso lo storico Muretto di Alassio
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Una mattonella e una firma in più sullo storico Muretto di Alassio. Ad unirsi ai grandi del passato, un campione del mondo del 2006 come Alberto Gilardino, oggi allenatore di un Genoa che ha stupito tutti per gran parte del campionato. Una squadra, quella rossoblù, che ha sfruttato alla grande l'entusiasmo della tifoseria del Grifone, traendo vantaggio dalla crescita di singoli come Gudmundsson e Retegui. Nella cittadina del ponente ligure, è stata anche l'occasione per proiettarsi anche ad Euro 2024, competizione in cui sarà protagonista la nazionale italiana di Luciano Spalletti.

Gilardino: "Il segreto del Genoa? Il desiderio di migliorarsi"

Dai risultati ottenuti sul campo all'affetto di una tifoseria sempre pronta a supportare i suoi beniamini. Alberto Gilardino, a salvezza acquisita, non ha dubbi sulla bontà del progetto tecnico del Grifone: "Il segreto di questa squadra è la voglia, il desiderio di migliorarsi. L’umiltà che mettiamo nella quotidianità e la voglia di crearsi nuovi obiettivi. È stata la nostra forza fin dalla scorsa stagione e dall’inizio di questa. I tifosi? Grande affetto nei miei confronti e in quelli della squadra, lo percepiamo e l’abbiamo fatto quotidianamente. È qualcosa di bello, stimolante, è responsabilità, soprattutto da parte mia che sono l’allenatore. Dobbiamo metterci nelle condizioni migliori di finire il campionato perché ci meritiamo un finale bello ed esaltante".

Gilardino su Retegui: "Credo nel destino, Mateo ha margini di crescita importanti"

Tra i calciatori che hanno trascinato il Genoa di Alberto Gilardino c'è senza dubbio Mateo Retegui, che ha guidato l'attacco rossoblù dopo un inizio di stagione piuttosto complicato. A giugno, tra l'altro, è in programma l'Europeo che vedrà protagonista anche l'Italia del ct Spalletti: "Abbiamo giocatori che potranno fare una competizione importante e fondamentale per la loro carriera - ha ribadito Gila -. Dobbiamo finire nel modo migliore e anche nei singoli devono dimostrare e fare bene per il Genoa". Retegui, intanto, si candida per essere il centravanti dell'undici azzurro in Germania. Simboli e destino, del resto, sembrano essere dalla sua parte: "L’aneddoto del Mondiale del 1982, preparato qui ad Alassio nell'anno in cui sono nato, il fatto che sono tornato qui da allenatore del Genoa, credo molto nel destino e nelle cose che accadono non per caso. È bella ed è particolare la giornata di oggi. Mateo ha margini di crescita importanti, deve far bene in questo finale di stagione e trovare la via del gol per fare un Europeo con la maglia azzurra da protagonista".


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