L'Inter scende in campo con Football Therapy

Presentata l'iniziativa a favore dei bambini malati di tumore: ogni gara interna dei nerazzurri 9 di loro assisteranno al match. Testimonial dell'iniziativa i comici Aldo, Giovanni e Giacomo.
L'Inter scende in campo con Football Therapy© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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MILANO - L’Area Sociale dell’Inter ha organizzato insieme alla Pediatria Oncologica dell’Istituto dei Tumori di Milano e all’Oncologia Pediatrica del San Gerardo di Monza il progetto Football Therapy. In occasione delle partite casalinghe dei nerazzurri, uno skybox del Meazza verrà dedicato a questo progetto ed ospiterà bambini e adolescenti (8-9 a volta) in cura oncologica. L’iniziativa è aperta anche ad altre strutture ospedaliere del territorio. L’obiettivo è sostenere emotivamente i ragazzi durante il delicato percorso che devono affrontare. I testimonial di questo progetto sono Aldo, Giovanni e Giacomo che oggi alla Pinetina hanno spiegato di essere tifosi di una squadra che ha adottato questa iniziativa che partirà domenica. Il dottor Andrea Ferrari dell’Istituto dei Tumori di Milano ha sottolineato: “Prima di tutto ringrazio l’Inter per questa iniziativa e per l’opportunità che danno ai nostri ragazzi. Stiamo cercando di portare la normalità nella vita di questi ragazzi regalando loro serenità e facendo loro vivere una vita normale. Portarli allo stadio vuol dire dare loro la normalità. L’aiuto dell’Inter è prezioso perché ci dà uno spazio protetto, particolarmente importante per pazienti che hanno difese immunitarie basse complice la chemioterapia. Si chiama Football Therapy perché un paziente si cura non solo a livello fisico, ma anche morale”. I tre comici hanno parlato dell’evento con il sorriso sulle labbra e non risparmiando qualche battuta: “Quando ci è stato proposto questa iniziativa non ci abbiamo pensato un attimo perché sappiamo quando possiamo essere importanti per le persone. Noi ci mettiamo la nostra faccia e adesso l’Inter è obbligata a fare bene perché sennò i bambini ci vanno in depressione (sorrisi, ndr). Le cure sono basilari, ma la gioia, la passione e il divertimento danno un grande aiuto ai ragazzi in questa fase. E’ un’iniziativa fantastica e mi emoziona sapere che c’è qualcuno che prova a fare uscire i ragazzi da questa situazione. Noi ci siamo e ci siamo sempre stati. Verremo allo stadio e andremo nello skybox a salutare i bambini”.


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