Mancini, furia in tv: «Sì, ho fatto il dito medio a chi mi insultava»

Il tecnico dell'Inter: «L'arbitro e i collaboratori hanno fatto i disastri. È un momento sfortunato»
Mancini, furia in tv: «Sì, ho fatto il dito medio a chi mi insultava»© ANSA
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MILANO - «Ho fatto il dito medio ad alcuni tifosi del Milan che mi insultavano mentre uscivo dal campo. Erano in un posto in cui non dovevano stare, gli steward dovevano tenerli dietro. Non facciamo polemiche, basta s...». Roberto Mancini sbotta dopo la sconfitta nel derby contro il Milan. Ai microfoni di Mediaset Premium, il tecnico dell'Inter perde la calma dopo una domanda sulle polimiche con Icardi: «Basta st.., non cerchiamo polemiche dove non ci sono, ho già chiarito che era una battuta quella che ho fatto («Certi gol li segno io a 50 anni», ndr)». Poi, alla richiesta di chiarimento sul gesto del dito medio ai tifosi del Milan reagisce così: «L'ho fatto, me ne assumo la responsabilità e non mi nascondo perché ho preso degli insulti da parte di otto-nove tifosi che non dovevano stare lì». 

MOMENTO COMPLICATO - Sul momento complicato dell'Inter, Mancini è amaro: «Ultimamente i risultati non sono positivi, purtroppo non abbiamo fatto delle ottime gare ma oggi il 3-0 è bugiardo. Faccio i complimenti al Milan, ma a noi sta andando tutto storto: dobbiamo lavorare. La mia espulsione? Non ho detto niente di offensivo, ma gli arbitri sono così: sono particolari, suscettibili… Il contatto Donnarumma-Eder? Si vede che Damato non sa la regola, quella era punizione a due in area. C’era anche un’espulsione per fallo da ultimo uomo nel primo tempo: ci sono degli episodi in cui l’arbitro e i suoi collaboratori hanno fatto dei disastri, sono stati i peggiori in campo. Devo capire se gli episodi sono uguali per tutti. Detto questo, abbiamo perso 3-0 e comunque abbiamo dei problemi da risolvere.

La scelta di Santon? Stava bene e avevamo bisogno di qualcuno di fresco. Purtroppo il calcio è così: ci dispiace tantissimo per questo risultato e per quello di mercoledì, ma dobbiamo lavorare per uscirne. Dobbiamo intervenire su molti aspetti: la nostra difesa deve tornare a essere forte e i centrocampisti devono coprire meglio, gli attaccanti devono tornare a fare gol».

 


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