Thohir mostra i conti: l'Inter è a un bivio

Stamani il cda, deficit sceso da 140 a 60-70 milioni, ma non basta. L'indonesiano continua la caccia a nuovi soci
Thohir mostra i conti: l'Inter è a un bivio© ANSA
Andrea Ramazzotti
3 min

APPIANO - Erick Thohir stamani in sede presiederà un cda per l’approvazione di una semestrale che non porterà sorrisi in corso Vittorio Emanuele: il 2015-16 si chiuderà ancora in rosso, magari non a -140,5 milioni come il bilancio consolidato dello scorso esercizio (FC Internazionale Milano Spa era a -74; la cifra raddoppia considerando Inter Media & Communications e Inter Brand), ma il rischio che le perdite complessive si aggirino sui 60-70 milioni esiste. A giugno (anzi, a ottobre quando il bilancio verrà reso pubblico) si vedrà. Rispetto all’arrivo dell’indonesiano, almeno a livello di numeri, una tendenza al miglioramento c’è, ma probabilmente, complici risultati sportivi deludenti e l’assenza dei soldi che la Champions garantisce, non come il presidente si aspettava. In più c’è da risolvere la vicenda delle quote: tra qualche mese si arriverà al dentro o fuori perché il 15 novembre scadrà il patto tra i due soci e a quel punto non sarà solo Thohir a dover sostenere la società, ma anche Moratti, se non vorrà veder diminuire le sue quote, dovrà ricapitalizzare. Sono giorni con molti appuntamenti e problemi da risolvere per l’azionista di maggioranza che ieri pomeriggio è rientrato da Londra dove ha visto Arsenal-Barcellona insieme a Bolingbroke e dove ha avuto alcuni meeting con società di media ed entertaiment per il Mahaka Group. 

PRESTITO E INTERESSI - Nel cda di oggi, per il quale a Milano sono arrivati anche Grant Ferguson e Andy Soetedjo, Thohir sarà con ogni probabilità costretto a fare un nuovo prestito al club (15-20 milioni?) per assolvere a tutti gli obblighi e i pagamenti da qui a fine stagione. Finora in tutto ha già prestato 108 milioni all’Inter, ma questo non vuol dire che il debito del club sia salito. Quello dell’indonesiano è un finanziamento subordinato ed è equivalente al capitale immesso dai soci. Perché Thohir non mette soldi e basta come ha fatto per anni Moratti? Perché sennò dovrebbe farlo anche il petroliere che invece, secondo i patti firmati nel novembre 2013, per 3 anni ha diritto di non farlo. Il prestito permette di non alterare il rapporto azionario. Il tasso d’interesse? E’ di circa l’8 per cento, ma Thohir a fine anno non si mette soldi in tasca, non guadagna alle spalle dell’Inter e degli interisti. Semplicemente quando sarà convertito in capitale, Thohir vedrà crescere le sue quote a discapito di quelle di Moratti. Succederà da novembre in poi.

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