Icardi: «Rimarrò all'Inter finché potrò»

Conferenza stampa precedente al match di Europa League per il capitano dell'Inter che giura fedeltà alla maglia nerazzurra
Icardi: «Rimarrò all'Inter finché potrò»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
3 min

INVIATO AD APPIANO - Prima del match contro l'Hapoel Beer Sheva di domani sera alla Pinetina ha preso la parola Mauro Icardi, capitano e bomber nerazzurro.

Icardi, quanto conta per l’Inter trovare dei leader in questo momento?
Qua nella squadra ci sono tanti leader e non devo farlo solo io. Questo ruolo lo dividiamo in tanti per portare il gruppo dove vogliamo. Io da attaccante faccio il mio lavoro, che è segnare, ma non mi porto la squadra sulle spalle: tutti ci dividiamo i compiti e le responsabilità.

Si sente trascurato dalla Nazionale?
Di questo tema di parla tanto, troppo. L’allenatore è quello che deve scegliere. Ha giocato Pratto, un giocatore che ha fatto bene dove ha sempre giocato. Le scelte le fa l’allenatore e io darà il massimo per convincere l’allenatore.

Che effetto le fa sapere che la sua clausola sarà più alta di quella di Higuain?
Higuain vale questi 90 milioni spesi dalla Juventus dopo aver fatto nel campionato italiano 36 gol. Il mio prezzo lo decide la società e queste cose sono un po’… finte perché Messi per esempio vale 250 milioni, una cifra che nessun club può pagare. Io sono contento che rimango all’Inter e continuo con questa maglia fino a quando potrò.

Si sente uno dei giocatori più importanti del mondo?
Finora ho fatto tutti i gol della squadra in campionato, ma è merito anche dei compagni. Non mi devo caricare la squadra sulle spalle perché ci sono 25 giocatori che danno una mano. Tutti devono dare qualcosa in più perché una squadra si costruisce con l’aiuto di tutti.

Si è trovato meglio con il 4-2-3-1 di Pescara o con altri moduli?
Io mi trovo bene con il modulo di Pescara perché ho giocatori accanto che riescono a mandarmi in porta e mi permettono di segnare. Con tre dietro per me è importante. Nella prima partita abbiamo giocato con un 3-5-2 che non si giocava da quando c’era Mazzarri, ma il mister lo ha voluto provare e si è visto che era un po’ che non lo provavamo. Siamo tornati al 4-2-3-1 che conoscevamo meglio anche perché lo abbiamo utilizzato con Mancini, ma sta all’allenatore decidere lo schema.

Riesce a non pensare alla gara con la Juventus?
E’ giusto pensare al match con la Juve perché è importante, ma noi da professionisti sappiamo che ce n’è un’altra altrettanto importante. In Europa League dobbiamo far bene se vogliamo abituarci a giocare in Champions dove speriamo di qualificarci.

Cosa darebbe per alzare da capitano la Coppa come ha fatto Ronaldo?
Con Ronaldo non c’è paragone: lui è il miglior attaccante della storia del calcio, ma mi farebbe piacere alzare una coppa con l’Inter. Voglio vincere con questa squadra e farlo da capitano sarebbe ancora più bello.

Sta segnando molto di testa in questa stagione: merito dei cross dei nuovi compagni o è migliorato lei?
Quest’anno ho segnato due gol di testa perché abbiamo giocatori bravi negli assist come Candreva, ma anche Banega che è ha un bel piede. Non so perché in passato non segnavo molto di testa perché da piccolo segnavo molto di testa: forse è stata solo una casualità, ma io mi alleno sempre molto per migliorare, devo essere pronto a segnare di piede, di testa e anche di petto come lo scorso anno.


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