Pioli: «Battiamo la Lazio!»

Il tecnico dell'Inter ha suonato la carica: "E' uno scontro diretto e noi che dobbiamo rincorrere non possiamo sbagliare. A Roma due anni bellissimi, ma conta solo il presente che qui è importante".
Pioli: «Battiamo la Lazio!»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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INVIATO AD APPIANO - Stefano Pioli crede nella Champions e vuole battere la Lazio per accorciare in classifica rispetto ai biancocelesti. Il tecnico nerazzurro non ha voluto parlare molto del suo passato nella capitare e si è concretato sul presente che secondo lui sarà "importante".

Pioli, cosa pensa della vicenda Jovetic?
Se n’è parlato già abbastanza. Ho convocato e convocherò sempre chi mi dà le maggiori garanzie a livello fisico e mentale.

Pensa di cambiare un po’ la squadra rispetto a domenica?
Abbiamo equilibri da rispettare, ma ci mancano giocatori importanti. Abbiamo un impegno importante e siamo preparati al meglio.

Perché crede nella qualificazione alla prossima Champions League?
Perché abbiamo grandi margini di miglioramento e perché ci saranno tanti scontri diretti. Quello di domani è contro un’avversaria diretta che ha vinto 4 delle ultime 5 e sta davanti a noi in classifica. Quando affronteremo partite importanti non potremo permetterci di sbagliare e dovremo sempre cercare di conquistare i tre punti.

Inzaghi ha detto che l’obiettivo della Lazio è quello di competere con l’Inter per il terzo posto fino alla fine. Crede che la Lazio resterà in alto a lungo?
Credo di sì perché stanno sfruttando il fatto di non avere le coppe europee e di potersi allenare bene durante la settimana. E poi la storia della Lazio dice che di solito fa bene un anno e male quello successivo. Ecco perché dico che saranno un avversario ostico fino alla fine.

Cosa ricorda delle sue due stagioni alla Lazio?
Sono strati due anni intensi, un’esperienza importante per la mia carriera. Adesso però sono e devo essere concentrato solo su questa gara. Il passato è passato. L’importante è solo il presente e questo sarà un grande presente.

Si è spiegato il perché di questo black out dell’Inter che è durato per un anno intero?
Io penso solo al mio momento e lavoro per migliorare questa situazione e lo faccio con impegno e determinazione per crescere, ottenere risultati e arrivare in una posizione importante a fine stagione, dove vogliamo essere grazie alla continuità di risultati.

Quanto sarà importante per il risultato domani la qualità dei singoli?
I singoli e le loro qualità sono sempre determinati. Dobbiamo stare in campo da squadra, attaccare bene e difenderci con attenzione. Senza le giocate di qualità le partite non si vincono e spero che i nostri singoli ci diano la spinta per vincere il match.

Cosa chiederà sul mercato alla società?
La partita di domani è molto importante per la parlare di altro. Con la società abbiamo le idee chiare su quello che dobbiamo fare. C’è il financial fair play da rispettare e dovremo vedere come potremo operare, ma cercheremo di farci trovare pronti.

D’accordo che domani conterà solo il risultato e non il gioco?
Bravissima. Vale per domani e varrà sempre perché sono i risultati che ti danno fiducia e autostima e che determinano la classifica. Domani conterà solo il risultato: se giocheremo bene o male, non sarà importante.

Kondogbia non si sta esprimendo al massimo per un problema di testa o è solo una questione tattica?
Lo vedo convinto, positivo e voglioso di aiutare la squadra. E’ questo che conta per me.

Ha capito perché Melo è stato squalificato per due giornate? Cosa ha fatto per essere “intimidatorio” nei confronti dell’arbitro?
Non ci ho ancora parlato perché lo vedrò solo dopo la conferenza stampa. Anche la società si sta interessando a questa situazione.

Quanto vi manca Medel?
Medel è un giocatore importante e ho molta fiducia nelle sue qualità, ma ho fiducia nei giocatori che sono qui. Proveremo a recuperarlo prima possibile, durante la sosta, ma non siamo sicuri che possa esserci già ad Udine.

I margini di miglioramento sono maggiori in difesa o in attacco?
Lo sviluppo della fase offensiva lo abbiamo sempre avuto nelle prime 17 giornate, lo dicono anche le statistiche, ma dobbiamo concretizzare ancora meglio le palle gol che abbiamo. Il messaggio che ho dato alla squadra è stato semplice: se non prendiamo gol è più facile che vinciamo. Dobbiamo andare in questa direzione perché così possiamo risalire la classifica.


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