Inter, Spalletti: Corsa Champions durissima

Il tecnico alla vigilia della gara contro l'Hellas: «Ramires? Non mi conviene parlare né di lui né di scudetto. Siamo forti e dobbiamo continuare a dimostrarlo»
Inter, Spalletti: Corsa Champions durissima© ANSA
Andrea Ramazzotti
4 min

INVIATO AD APPIANO - Luciano Spalletti non vuole cali di tensione per la sua Inter e ha messo in guardia i suoi sulle difficoltà che aspettano la squadra a Verona.

Spalletti, le altre vanno talmente forte che l’Inter non può rallentare.
Come abbiamo detto più volte bisogna vincere sempre perché ci sono squadre che non sbagliano mai. Napoli, Juventus, Lazio, Inter e Roma sono lassù in alto, ma anche il Milan ha possibilità di tornare dentro, la Fiorentina sta tornando forte e la Sampdoria si sta riproponendo forte nonostante le cessioni estive. Non abbiamo tempo per rilassarci e dobbiamo crearci le certezze dopo gli ultimi campionati. C’era da fare tanta strada per riportare l’Inter con le squadre forti e con una classifica forte. C’era da capire cosa portarsi dietro e cosa invece lasciare indietro: ora dobbiamo mantenere il passo di certe squadre e non sarà facile perché certe avversarie sono importanti e corrono.

Brozovic è recuperato?
E’ recuperato e ha fatto bene negli ultimi allenamenti. Può essere importante.

Perché ha confermato nelle ultime tre gare gli stessi undici?
L’ho fatto perché dobbiamo avere una stabilità e c’era soprattutto inizialmente da far sentire dei calciatori importanti perché la nostra recente storia diceva che non eravamo ancora sicuri in tanti calciatori. C’era da trovare un po’ di solidità e di sostanza. Questi calciatori hanno meritato di giocare perché hanno lavorato in maniera importante. Se le risposte sono queste non vedo perché dovremmo cambiare. Altre volte abbiamo messo mano alla squadra iniziale e chi ha giocato non ha fatto male.

Come si stanno inserendo Dalbert e Cancelo?
Loro sono abituati a un calcio diverso. Hanno le qualità, ma noi abbiamo un’artiglieria forte anche perché D’Ambrosio e Nagatomo finora hanno giocato bene.

Sarri ha tuonato contro la composizione dei calendari, anche perché si gioca fino all’Epifania. Lei che pensa?
La composizione dei calendari la sappiamo all’inizio e avere partite di grande livello nello stesso periodo, diventa difficile da assorbire se non hai una rosa importantissima. La Roma ieri sera ha cambiato 8-9 giocatori e riproporrà quelli che non hanno giocato in Champions. Un turn over così va organizzato. La soluzione è quella di avere 20 titolari. Le partite però vanno giocate tutte per vincere.

Che aspettative ha in vista del mercato di gennaio? Ha richieste per la società?
Adesso viene il difficile e il complicato perché dobbiamo rimanere nel gruppo di testa. Ora avremo un’altra serie di partite per capire quali sono le nostre potenzialità. Non faccio nomi tanto per fare perché sono contento dei giocatori che ho. Quando una cosa funziona è pericoloso andare a metterci mano. Noi lavoriamo in maniera corretta, valutiamo le risposte di quello che abbiamo. Ho più timore di quelli che potrebbero essere messi sul mercato piuttosto che di quelli che potrebbero entrare. La rosa attuale mi sembra costruita bene e le risposte sono buonissime da parte di tutti.

Ramires può fare al caso dell’Inter?
Non mi fa comodo parlare di Ramires. Scrivi quello che ti pare di Ramires, ma io non ne voglio parlare. E’ come il discorso dello scudetto. A noi dirvi che siamo da scudetto non dà vantaggi. Non mi porta utilità parlare dei possibili giocatori che verranno perché se fossi un giocatore che gioca nel ruolo di Ramires non sarei particolarmente contento perché tutti stanno facendo quello che è stato chiesto loro e forse qualcosa di più rispetto alla fine dello scorso campionato. Sono state messe a posto tante cose e ora c’è da fare le cose più importanti.


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