Spalletti: «Voglio un'Inter senza tregua»

Il tecnico nerazzurro ha parlato alla vigilia del match contro il Cagliari e a proposito di Icardi è stato chiaro: "Resterà per sempre? Se glielo chiedete, lui risponderà... solo per sempre?".
Spalletti: «Voglio un'Inter senza tregua»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
7 min

INVIATO AD APPIANO - Luciano Spalletti vuole "un'Inter senza tregua", che non si fermi mai in classifica perché le altre volano. Il tecnico ha parlato alla vigilia del match contro il Cagliari ed è stato chiaro su cosa chiederà ai suoi giocatori.

Spalletti, quando ha capito che all’Inter avrebbe dovuto lavorare molto sulla testa?
Me ne sono reso conto appena arrivato perché avendo buone qualità questo gruppo doveva lavorare sulla testa. Qui ci sono professionisti che hanno voluto fare subito sul serio e finora stanno facendo bene.

Come e quanto la società Inter può fare la differenza?
Il passo della società è quello a cui ci si deve allineare. La società fa sempre la differenza e io devo fare il mio ruolo in questo percorso importante.

E’ soddisfatto del gioco finora?
Sono soddisfatto, ma abbiamo ancora margini di crescita. Siamo soddisfatto di quello che abbiamo fatto e anche se gli altri ci fanno i complimenti per il rendimento avuto finora, noi ci dobbiamo chiedere: “Perché non abbiamo sempre vinto?”. Io la guardo in maniera diversa.

Che Cagliari si aspetta domani?
Il Cagliari sa bene qual è la strada per arrivare all’obiettivo finale e la sta riscoprendo. Lopez con il suo ritorno ha dato il suo contributo conoscendo l’ambiente e la professione. Sarà un’avversario tosto, ma dentro la partita ci siamo anche noi.

A Cagliari ci sono delle trappole per l’Inter?
Noi sappiamo qual è il nostro obiettivo e ormai abbiamo i ferri giusti del mestiere per poter rimanere addosso alle squadre forti di questa classifica e di questo campionato. Sarà una partita senza tregua perché anche nelle partite con i risultati più larghi, non puoi mai mollare. Lo abbiamo capito contro la Sampdoria.

Intanto la Primavera sta dando spettacolo in Youth League?
Vorrei iniziare con i complimenti a Vecchi perché quel 6-0 è una bella dimostrazione del modo che lui ha di lavorare e della sua compattezza. E’ un grandissimo collega e collaboratore importante. Ha un gruppo, uno zoccolo duro composto anche da Lombardoni e Emmers oltre che da Odgaard e Zaniolo. Complimenti a Vecchi e ai suoi campioncini.

Qual è la cosa che le dà più certezze di questa Inter? Cosa invece non va?
Questa squadra sa dove vuole portare la partita e sa scegliere i momenti per colpire e per dare il massimo. Abbiamo a che fare con squadre che puntano a fare dei record, siamo protagonisti con loro di un’alta classifica che però è cortissima. Mi sono fatto il prospetto delle classifiche degli ultimi 6 anni e questo fa capire molte cose. La quinta non era mai stata così in alto e al massimo aveva avuto 25 punti, mentre adesso ne potrebbe avere 31 con i recupero… I nostri calciatori sanno benissimo qual è il nostro obiettivo: per avere delle ambizioni bisogna essere costanti nel modo di fare. Ora ci vuole un passo costante, da squadra tosta, forte e con una mentalità.

A inizio stagione si è parlato tanto dei 30 punti che vi dividevano da Juve, Napoli e Roma. C’è ancora questo gap?
Per il momento non c’è più, ma bisogna dare seguito a questo modo di lavorare. Ogni volta c’è da ripartire da zero, da rimettere in pratica la nostra qualità in ogni partita. Ora bisogna giocare senza tregua sempre, non si può abbassare di un centimetro la guardia.

Come ha cambiato la tendenza di prestazioni di Gagliardini? Come ha favorito la sua metamorfosi?
Noi avevamo da conoscerci, dovevamo parlarci e capire qual erano le nostre qualità e le nostre caratteristiche. Non abbiamo ancora fatto il massimo e tutti possono crescere.

La scorsa settimana ha parlato bene di Santon e lo ha fatto giocare. Oggi vuole… parlare bene di qualche altro suo giocatore?
Come dico sempre la scelta degli 11 giocatori è solo una conseguenza di voler mettere in campo una squadra e ora i miei calciatori mi mettono in difficoltà, perché ce ne sono diversi che si possono prendere le responsabilità di sostituire quelli che giocano sempre. Prima di decidere chi giocherà mi voglio prendere tempo.

Quanto è importante Vecino per la squadra?
Noi in mezzo al campo abbiamo 5 giocatori che possono gioca tutti e 5. Se avessimo qualche partita in più sarebbe più facile fare dei cambiamenti. Purtroppo di alcuni dei nostri giocatori molti conoscono solo il prezzo, ma non il valore. Pazientate qualche altra partita e poi sarà tutto sotto gli occhi di tutti. Vecino sembrava super pagato e invece… Ora si parla di Dalbert: i nostri giocatori hanno un valore che non verrà disperso.

Gasperini ha detto che quelle davanti stanno viaggiando troppo forte. La quota scudetto è a 100 punti? Qual è la quota Champions?
Se i risultati di queste 5 squadre di testa rimarranno questi, è difficile pensare che qualcuno possa frenare e che la quota Champions si possa abbassare. Con questo equilibrio nessuno si può mettere sul divano di casa e rilassarsi, altrimenti si ritrova quinto. Bisogna continuare a vincere. Fatemi fare i complimenti all’Atalanta per come ha conquistato la qualificazione al prossimo turno di Europa League in un girone tosto. Gioca un calcio molto bello e ha meritato l’ottimo inizio in Europa che ha fatto.

Domenica scorsa ha scelto Santon perché voleva fisicità sulle palle altre. C’è qualche caratteristica dei singoli rossoblù che la preoccupa?
Santon l’ho scelto perché si sta allenando bene da tempo e conosce il calcio che vogliamo proporre. Avere fisicità nella squadra è importante perché su palla inattiva si segnano molti gol. Noi fisicamente siamo già bravi, ma averne un altro paio in più ci può permettere di essere immarcabili. Il Cagliari davanti ha gente veloce e dovremo stare attenti.

Cosa deve fare Joao Mario per tornare titolare?
Se non è convinto lui farò fatica a disperdere momenti di squadra per farlo mettere a posto. Io, la squadra e in genere l’Inter vogliamo far risultati e non buttiamo via tempo per far coraggio a nessuno. Non gli ho mai sentito fare discorsi che mettano in discussione il suo fare il professionista. Non ha fatto vedere niente di strano e lo considero uno giocatore importante. Io faccio fare a un giocatore un pezzo di partita solo se può dare un contributo alla squadra.

La corte del Real Madrid a Icardi la spaventa?
Chi è che non vuole Icardi? Secondo me lo vogliono tutti, non solo il Real Madrid. Io lo vedo totalmente innamorato dell’Inter e quando parlo con lui lo percepisco: città, compagni e tifosi sono cose a cui lui è molto attaccato. La cosa più semplice è chiedergli se resterà sempre all’Inter e la sua risposta sarà “Perché solo per sempre?”.


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