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MILANO - Domani sera Nicolò Barella sfiderà... il suo futuro ovvero l'Inter, una delle squadre che farebbero carte false per averlo. In corso Vittorio Emanuele e ad Appiano Gentile gli estimatori del numero 18 del Cagliari sono tanti e, se l'ultimo mercato nerazzurro avesse preso un’altra piega, i dirigenti avrebbero provato almeno a "prenotarlo" in vista della prossima stagione. Gli alti costi dell’operazione, la volontà del presidente Giulini di trattenerlo sull’Isola almeno altri 12 mesi e soprattutto le limitazioni del Fair Play Finanziario hanno invece spinto Gardini, Ausilio e Baccin a fare un altro tipo di ragionamento. L’Inter, che fino a metà agosto ha accarezzato il sogno poi sfumato di regalarsi la stella Modric, ha preferito dare fiducia ai suoi centrocampisti e rimandare alla prossima stagione la campagna di rafforzamento della mediana.
RILANCIO -Nel 2019, dunque, Barella tornerà ad essere un obiettivo “sensibile”, forse ancora di più rispetto all’ultima sessione di mercato perché i progressi del sardo sono sotto gli occhi di tutti e, se diventerà un elemento importante anche per la Nazionale di Mancini (che per lui nutre grande stima), allora il finale della storia Inter-Barella potrebbe essere diverso rispetto alla scorsa estate.
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