Inter, Spalletti: «A Parma per dimostrare il nostro valore»

Alla vigilia della gara del Tardini il tecnico nerazzurro ha suonato la carica e ha mostrato fiducia
Inter, Spalletti: «A Parma per dimostrare il nostro valore»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
6 min

APPIANO - Reagire senza buttare via quello che la squadra ha fatto anche nell’ultimo periodo con pochi risultati. Luciano Spalletti ha parlato alla Pinetina alla vigilia del match contro il Parma.

Spalletti, come ha visto la squadra?
La squadra lavora sempre alla stessa maniera: ci sono cose che vanno ripetute sempre e altre che vanno migliorate. In ballo non c’è solo le sorti dell’Inter, ma anche della nostra carriera. E le cose si mettono a posto lavorando in maniera seria e con convinzione.

Che squadra è il Parma?
E’ una squadra che ha disegnato il proprio modo di stare in campo in base ai giocatori che ha. La società ha scelto elementi che avevano esperienze importanti in Italia e questi hanno dato al gruppo convinzione di potersela giocare con tutti. Ci daranno il pallino del gioco in mano e questo può essere il primo nemico per noi.

L’Europa League sto tornando. Siete pronti ad affrontarla?
Sarà una distrazione in vista della trasferta di Parma?Domani dobbiamo fare una prestazione forte come il momento vuole perché dobbiamo giocarci molte cose. Quello che dobbiamo fare è molto chiaro: dobbiamo riconquistare un pallone e poi dargli un calcio. Sarà così ogni partita e ci saranno da superare momenti di grande difficoltà.

Che cose si aspetta a Parma? Conterà solo il risultato o si aspetta anche un certo tipo di prestazione?
E’ un momento che visti i risultati è lecito mettere in discussione tutto, ma poi si rischia di creare confusione. Ai giocatori bisogna far riconoscere che non tutto è da buttare. Quando i risultati non arrivano bisogna fare in modo che la squadra riparta, senza buttare via tutto. Bisogna fare risultato, ma anche metterci dei contenuti.

In una situazione del genere la soluzione si cerca con la tattica o bisogna lavorare più sulla testa?
Sulla testa. Le nuove soluzioni tattiche sarebbero piccole modifiche: in gare come quella di Parma bisogna metterci, più che la tattica, un po’ di cuore che è quello che fa la differenza. Bisogna tirare in ballo l’umiltà e l’orgoglio per la maglia che vestiamo. E bisogna farlo assumendoci le nostre responsabilità. Dobbiamo lavorare con urgenza sulle cose da migliorare.

Qual è la principale cosa da migliorare?
Ne dobbiamo fare diverse di cose per migliorare e non ci sono partite facili, neppure in Europa League. Dobbiamo lottare su qualunque pallone, contro qualunque squadra. Le partite si possono vincere quando riesci a dare più del 80-90%: dobbiamo mettere tutte le qualità che si hanno a disposizione.

Cosa le è mancato di più nel 2019?
Ci è mancato l’ultimo pezzetto delle nostre immense qualità. Ci sono stati qualche infortunio, qualche squalifica e qualche divagazione di mercato che non ci hanno dato una mano. Ora dobbiamo ripartire.

Quanto è importante ritrovare il miglior Icardi?
Il talento e il calciatore forte vengono fuori con il lavoro della squadra. Se la squadra non funziona, non c’è bomber che la può rimettere a posto. E’ tutto l’assieme che dobbiamo far migliorare.

Perché da un pezzo l’Inter non segna in campionato più di un gol a partita? C’entra la crisi di Icardi o c’è altro dietro?
In base ai video che vediamo ci sono state delle giocate che avrebbero meritato conclusioni diverse. In base a delle statistiche che abbiamo analizzato abbiamo tentati più conclusi ora che tempo fa. Sta tutto a prendere il massimo dai momenti della partita e questi particolari; non è che siamo stati bravissimi a sfruttare il lavoro che riusciamo a sviluppare. Dobbiamo andare a fare una prestazione importante, delle piccole missioni dentro la partita, nelle corse, nei contrasti, nei duelli fisici, nelle palle inattive. Da un momento così se ne esce con il lavoro, analizzando velocemente, con onestà e lucidità, quello che dobbiamo fare e pigiare forte in direzione delle scelte che facciamo.

Le esternazioni di Marotta lunedì hanno chiarito la fiducia in lei. Un aiuto per lei?
Per me è sempre stato allo stesso modo e per il messaggio della società è sempre stato lo stesso. In estate ci siamo legati per 3 anni perché davanti sapevamo che c’era un percorso che avrebbe richiesto tempo. Per quel che mi riguarda le cose non sono cambiate. Se non sono cambiate neppure per la società, mi fa piacere. Si va in campo e si fanno le cose per onorare la maglia, i tifosi, la mia carriera, le persone che lavorano per l’Inter… Le risposte le dobbiamo a voi, ma soprattutto durante la partita e la ricerca del risultato. Poi è chiaro che ci siamo dentro con tutti e due i piedi perché dobbiamo fare risultati velocemente.

Keita tornerà a Parma? Come stanno Nainggolan e Borja Valero?
Sarà a disposizione dalla prossima partita a Vienna perché l’inattività c’è stata e ha bisogno di richiappare le sue qualità che mancano alla squadra. Nainggolan nell’ultima partita l’ho visto meglio e l’ho visto meglio anche negli ultimi allenamenti. Mi aspetto grandi reazioni e grandi cose: ha un passato che testimonia quanto possa dare a questa squadra in base ai momenti vissuti. Borja Valero non ci sarà a Parma, vediamo a Vienna perché l’infiammazione sta persistendo.

Come giudica il rendimento di Bastoni? E’ pronto per l’Inter?
L’Inter ha una serie di elementi giovani e interessanti che ha mandato a giocare e a fare esperienza altrove. Bastone è un calciatore forte e ci metterà tutto quello che ritiene opportuno per farci vedere che può essere utile anche a noi. Permettetemi infine di abbracciare le famiglie di Bortuzzo e Sala ai quali sono successe cose che ti rendono impotente e non dovrebbero succedere.


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