Barella, arriva la reazione dell'Inter: cosa è stato deciso

Dopo la lite con Lukaku la dirigenza parlerà al centrocampista: certe reazioni in campo possono danneggiare l’immagine del club
Barella, arriva la reazione dell'Inter: cosa è stato deciso© LaPresse
Adriano Ancona
4 min

Le braccia larghe, a sottolineare un movimento o un passaggio sbagliato del compagno, sono per certi versi parte integrante del suo bagaglio tecnico. È il suo modo per dare una scossa. Ma anche un aspetto caratteriale sul quale Nicolò Barella ha lavorato molto nei mesi scorsi, come gli era stato chiesto da Inzaghi e dal club, con risultati evidenti che sono coincisi con il periodo migliore dei nerazzurri, a partire dalla doppia sfida con il Barcellona. I compagni di squadra lo conoscono bene e lo conosce bene anche Lukaku, legato a lui da un rapporto d’amicizia schietto e sincero. Lunedì sera, però, Big Rom ha perso la pazienza e il labiale lo inchioda. La scenata in diretta tv non è stata gradita dalla società, che ritiene il comportamento quanto meno ingenuo. L’obiettivo è ridurre ai minimi termini gli atteggiamenti sopra le righe, smussare certi spigoli caratteriali, evitare teatralità che non fanno bene alla squadra. I dirigenti ne parleranno in questi giorni con i diretti interessati. Con Lukaku, che non ha dalla sua nemmeno le prestazioni, e con Barella. L’Inter vuole che Nicolò ritrovi quella serenità in campo che pure aveva raggiunto nei mesi cruciali del girone d’andata, dopo i segnali di insofferenza lanciati in campo a inizio stagione. Ieri alla ripresa degli allenamenti, mentre Marotta era impegnato con la Lega Serie A, i dirigenti Ausilio e Baccin ad Appiano non hanno affrontato la questione ma sarà fatto nei prossimi giorni.

Applicazione

Con Barella la chiave è il dialogo. Per evitare che gli capiti altre volte di andare oltre. Lukaku è andato in escandescenza - i due restano molto amici, come ha spiegato Inzaghi dopo la partita per spegnere il fuoco - ma non è la prima volta che il centrocampista manifesta insofferenza verso i compagni. Braccia allargate in modo plateale dopo un errore o un passaggio sbagliato: il Barella fumantino stavolta ha esasperato il gigante belga, che non le ha mandate a dire. E il linguaggio utilizzato da Lukaku a Marassi è stato solo il pesante contorno di un episodio evitabile. L’Inter vorrà focalizzare l’attenzione, certi atteggiamenti non sono quelli di un giocatore responsabile. A margine del pareggio che rimette l’Inter nel pieno della bagarre per il quarto posto, c’è allora l’imbarazzo di questo duro faccia a faccia. Barella spesso ha trascinato l’Inter con le proprie qualità tecniche, ma il parallelo è sempre quello di un giocatore che eccede nel rapporto con compagni e arbitri. Ha lavorato su questo, Barella, nel corso degli anni con l’Inter, ma non abbastanza. Per dire: l’ultima squalifica - che gli ha fatto saltare la partita di Cremona - è arrivata dopo le proteste verso l’arbitro in Inter-Empoli con annesso giallo (il quinto).

Precedenti

A Cagliari ne sanno qualcosa. L’Inter ha portato via Barella dall’isola nel 2019, dopo un lungo corteggiamento e dopo che il ragazzo si era fatto notare in B nel Como tre anni prima. Il fatto è che, una volta capito di essere un giocatore importante, il Barella di Cagliari non lesinava verso i compagni di squadra gli stessi atteggiamenti che ha oggi all’Inter. Mentre un anno fa, di questi tempi, il centrocampista sardo incappava nelle due giornate di squalifica che gli fecero saltare per intero gli ottavi contro il Liverpool in Champions: tutto per una reazione - il pugno a Militao durante la partita col Real Madrid, con espulsione incorporata - che innescò il provvedimento dell’Uefa e l’immediata multa dell’Inter.


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