Juventus, anche stavolta concorrenza annientata

I bianconeri vincono il quarto scudetto di fila: Allegri ha fatto la differenza
Alberto Polverosi
2 min
ROMA - Non c’è stato campionato. Non c’è più da quattro anni ormai. Chi sperava che la Juventus cedesse il passo alla Roma o al Napoli, le squadre che alla vigilia di questa stagione erano indicate come le rivali più accreditate dei campioni d’Italia, sperava nel cambio in panchina: da Conte ad Allegri, il salto sembrava notevole. Invece, nessun salto. O almeno, nessun salto all’indietro. Da Conte ad Allegri la Juve è cambiata molto, ma non nella testa e neppure nella mente. Sono cambiati modulo e gioco, sono rimaste però la stessa rabbia e la stessa voglia di vincere. È il quarto scudetto a fila, conquistato pure questo con grande anticipo. La Juve ha macinato la concorrenza, l’ha annientata anche stavolta. E’ cresciuto Tevez, si è mantenuta sullo stesso livello la difesa (la più forte in Italia, fra le prime tre in Europa), è migliorato nella seconda parte Marchisio. A tutto questo va aggiunto il lavoro di Massimiliano Allegri, al suo secondo scudetto in carriera. La Juve era fatta di forza fisica e mentale, lui non ha toccato né l’una, né l’altra, ha solo aggiunto un’altra qualità tattica, l’ha arricchita di conoscenze. Quando la partita era da vincere con una battaglia, dentro la vecchia Juve; quando era da vincere giocando meglio, dentro la nuova Juve; quando era da vincere e basta, dentro tutt’e due le Juventus. Adesso va avanti la scommessa, l’obiettivo è ripetere se stessa col quinto scudetto a fila, come riuscì alla Juve di Carcano negli anni Trenta. Ma prima ancora c’è un altro passo da fare in Europa. La sua vera crescita adesso passa dalla semifinale di Champions League.

© RIPRODUZIONE RISERVATA